Pioli, laureato sul campo con il nuovo Milan
Infine, ecco Stefano Pioli. Si è impadronito del Milan, ha cacciato i fantasmi tedeschi (Rangnick, chi è costui?), si è sbloccato con lo scudetto e ha passato le forche caudine di un raggruppamento colmo di insidie, senza mai perdere la bussola. E il controllo dei suoi. Gestisce le risorse come nessuno, da Leao a Gabbia, da Origi a Giroud, da Kjaer a Kalulu: tutti utili, tutti indispensabili a seconda del momento. Mina vagante, come da definizione di Paolo Maldini. E Pioli - un passato alla Juve da giovane promessa della difesa- sale tra i grandi, a pieno merito.
Allegri e la Juventus fuori dopo una vita
Sintetizzando: manca soltanto Massimiliano Allegri, colui che mai era uscito ai gironi, colui che ha portato la Vecchia Signora a due finali. Ma la Champions non guarda al passato e rinnova lo status di ognuno solo vincendo. E passando alle sfide dirette. La retrocessione in Europa League sarà una prova per tutti, anche per l'allenatore livornese.