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Champions League

Dall'ormai celebre uovo nerazzurro alle mille coincidenze che richiamano il 2010: una raccolta di immagini per sognare a Istanbul


Inter, col City i social si aggrappano a tutto per l'impresa Champions

Le due proprietà sono entrambe fuori dal continente: finora gli unici padroni non europei a vincere sono stati gli statunitensi

MILANO - &Egrave; una Coppa europea, ma ormai ha come orizzonte il mondo. Quella di sabato a Istanbul tra Inter e <a href="/squadra/calcio/manchester-city/t43">Manchester City</a> sar&agrave; la prima finale di Champions League tra due squadre con propriet&agrave; basate fuori dal nostro continente: l&rsquo;Inter di Suning contro il Manchester City dell&rsquo;Abu Dhabi United Group, Cina contro Emirati Arabi. Due propriet&agrave; asiatiche in un colpo

Il tecnico nerazzurro ha parlato in occasione del media open day in vista della finale di Champions League: "Non abbiamo mai avuto ultime spiagge"


APPIANO GENTILE - &Egrave; la Pinetina, oggi Suning Training Centre, l&rsquo;ombelico del calcio mondiale. In attesa che si accendano i riflettori sul City, &egrave; toccato all&rsquo;Inter - con il media open day - dare il via agli eventi che faranno da contorno alla finalissima di Istanbul. A introdurre Simone Inzaghi, non poteva essere altrimenti, ha provveduto Beppe Marotta: &laquo;Benvenuti nella nostra casa, dove il 7 luglio &egrave; iniziata l&rsquo;avventura che ci ha portato a salire il gradino pi&ugrave; importante e qualificante del calcio europeo. Merito che va ascritto all&rsquo;allenatore, alla squadra, alle donne agli uomini dell&rsquo;Inter che con il loro lavoro hanno supportato la squadra. &Egrave; la sesta volta che l&rsquo;Inter arriva qui, tredici anni dopo Madrid&raquo;.

<h2>Inzaghi in cattedra</h2>

Palla quindi a Inzaghi. &laquo;&Egrave; stato un viaggio lungo, iniziato da un giorno non fortunatissimo, quello dei sorteggi, in cui avevamo preso Bar&ccedil;a e Bayern per&ograve; anche l&igrave; eravamo consapevoli di poter fare un bel percorso. Un percorso iniziato lo scorso anno, quando abbiamo incontrato Real e Liverpool, squadre che hanno disputato la finale, e che sono rimaste nei nostri pensieri. City super favorito? Non sono bravissimo a dare percentuali, sicuramente incontreremo la squadra pi&ugrave; forte del mondo e noi dovremo essere molto, molto attenti a fare una gara da squadra sapendo di avere di fronte una squadra fantastica e un allenatore che ha segnato un&rsquo;epoca. A livello di importanza &egrave; sicuramente la mia e la nostra partita pi&ugrave; importante della carriera, una partita che ci ripaga degli sforzi fatti durante l&rsquo;anno. Lukaku o Dzeko? Non ho deciso l&igrave;, a met&agrave; campo e in difesa perch&eacute; fortunatamente ho la possibilit&agrave; di scegliere e questo per un allenatore &egrave; la miglior cosa che ci sia. Come si batte il City? &Egrave; una squadra completa, fisica, tecnica che ha pochissimi punti deboli. Sappiamo che dovremo essere bravi a togliergli un po&rsquo; di possesso e ad attaccarli. Sappiamo che loro inseguono questa competizione da tanti anni, noi abbiamo fatto tantissimi passi in avanti: adesso ci siamo sappiamo che dobbiamo fare una grande partita sapendo ci&ograve; che ci troveremo davanti. La miglior qualit&agrave; della mia squadra? Ho sempre avuto ragazzi che sono riusciti a tirar fuori risorse che tutti noi pensavamo di non avere. Noi non abbiamo mai avuto ultime spiagge, ma solo partite da giocare da grande Inter e non le abbiamo mai sbagliate. L&rsquo;approccio alla partita sar&agrave; poi importantissimo: sappiamo che loro partono sempre molto forti ma pure noi siamo preparati. Di cosa ho paura? Di nulla, perch&eacute; si parla di calcio, abbiamo tantissimo rispetto e siamo orgogliosi di giocare questa finale che abbiamo fortissimamente voluto. E poi il calcio &egrave; bello anche perch&eacute; non sempre vince chi &egrave; favorito...&raquo;.

Inzaghi: "Il City? I più forti al mondo. Giocheremo da grande Inter"

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