Ancelotti, Champions Real: riti scaramantici e routine, "è speciale"

Il tecnico parla nel corso del Media Day in vista della finale contro il Dortmund e poi punzecchia: "Altri sono in vacanza e la guarderanno in Tv"
Ancelotti, Champions Real: riti scaramantici e routine, "è speciale"© EPA

"Soffrire, lottare e combattere". Carlo Ancelotti non ha nessuno dubbio sul tipo di partita che aspetterà il Real Madrid per quanto riguarda la finale di Champions League. L'avversario dei blancos a Wembley è il Borussia Dortmund di Terzic che è stato in grado di ribaltare i pronostici della vigilia nella semifinale contro il Psg: "Hanno meritato di raggiungere l'atto finale perché hanno eliminato squadre di qualità" ha sottolineato il tecnico nel corso del Media Day organizzato per parlare appunto dell'appuntamento più importante della stagione per un club. L'allenatore italiano è abituato a giocare e preparare certi tipi di partite: "Nel complesso è la nona finale" e potrebbe rappresentare la 15esima per il club spagnolo. 

Ancelotti, Real e finale di Champions: la conferenza

Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza analizzando la situazione in vista del match di sabato 1 giugno: "C'è calma, fiducia ed è una settimana da godere, almeno fino a venerdì. Una finale è un successo. Ce la metteremo tutta". Sul fatto di essere favoriti: "Non ci pensiamo perché l'avversario sarà ostico da battere. Sono molto veloci in transizione. Non sono simili a noi, ma hanno caratteristiche che sanno fare bene. Il loro blocco difensivo è forte. Quello che ha attirato di più la mia attenzione contro il PSG è stato il loro atteggiamento, quella voglia di arrivare in finale, questo è quello che spicca di più e che ci preoccupa di più".

Poi spiega le emozioni di una finale, seppur sia la sesta da allenatore: "Sono contento di essere protagonista nella partita più importante della stagione, è la mia nona finale se contiamo quelle da giocatore ed è la stessa felicità. Poi arriveranno la preoccupazione e la paura, come sempre, ma prima voglio godermela. La mia squadra mi dà molta fiducia, sono in modalità Champions League". E sui riti scaramantici: "Niente di speciale. Un po' di superstizione c'è, è normale. Mi è stato insegnato che non averla porta sfortuna (ride n.d.r.)". E l'obiettivo è uno soltanto: "Mettere la ciliegina sulla torta"

Ancelotti, routine pre finale di Champions

L'allenatore ha poi spiegato la sua routine prima della finale: "Mi piace mangiare. Salmone e pasta. E poi un'ora di pisolino, se ne ho la possibilità (ride n.d.r.). Prima del discorso, il cuore inizia a salire a 120 battiti ed è lì fino all'inizio della partita, quando torna poi al suo ritmo normale... Ci concentreremo sul lavoro offensivo e difensivo. L'importante è avere le idee chiare su ciò che deve essere fatto. Devo dare informazioni ai giocatori in modo che abbiano le idee chiare sul da farsi. Per loro è il modo migliore per rilassarsi, non pensare ad altre cose che potrebbero stressare". L'importanza della Champions per Madrid: "Ha fatto la storia della competizione. Per tutti i madridisti e i tifosi è qualcosa di speciale, dove si è più concentrati". Sullo spogliatoio: "E' iniziata una fase di transizione. I veterani sono l'esempio per i giovani. Arrivano con qualità e tanta tecnica, ma oltre a questo hanno capito cosa rappresenta Madrid".

Sul rapporto con i calciatori: "Per me il rapporto interpersonale è più importante di quello professionale, voglio che chi lavora con me capisca questo. Sono bravo a fare questo e alla base di questo c'è sempre il rispetto della persona". Il bilancio della Champions: "Un finale simile a quello del 2022: fase a gironi spettacolare poi abbiamo avuto qualche problema, soprattutto con il Lipsia, mentre con il City abbiamo eliminato la squadra più forte. Il momento importante è stato l'ingresso di Joselu contro il Bayern, questo lo vorrei sottolineare". Poi punzecchia: "Stiamo lavorando al meglio per preparare questa finale. In finale sono arrivate le due migliori squadre. Non abbiamo ancora finito, non siamo in vacanza. Altri sono in vacanza e lo vedranno in tv"

Ancelotti, l'addio di Kroos e il futuro di Nacho

Nella sua conferenza Ancelotti ha parlato anche dei singoli: "Guler può essere utile durante la partita, è un'opzione. Sull'undici titolare abbiamo le idee molto chiare. In porta? Decisione difficile. Courtois e Lunin meritano di giocare la finale. Mi piace molto il dibattito, soprattutto questa settimana in cui non ho molto da fare (ride n.d.r.). Vedremo". Su Vinicius: "Al talento che ha abbiamo aggiunto movimenti senza palla e ha fatto tantissimi progressi. E' concentrato sulla vittoria della Champions più che sui premi individuali".

Sull'addio di Kroos: "A livello individuale si merita di chiudere con un'altra Champions. Non gli cambierebbe nulla perché è già nella storia del calcio mondiale e del Madrid". Poi le parole con Florentino Perez: "Aver la possibilità di chiacchierare con lui prima di questi eventi è molto bello. Ci trasmette affetti e calma". Sul futuro di Nacho: "L'unica cosa che mi ha detto è che ci sentiremo dopo la finale e gli ho detto di chiamarmi al telefono, perché sarò in vacanza (ride n.d.r.)". In chiusura ha parlato dell'Atalanta. "Ogni partita ha la sua storia. Mi congratulo con l'Atalanta e con Gasperini, hanno vinto i migliori"

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