Osasuna fuori dalla Conference per una condanna relativa al 2013-14: "Uefa forte con i deboli"

Durissimo comunicato del club spagnolo che ha annunciato di essere stsato escluso dalla partecipazione alla competizione guadagnata sul campo
Osasuna fuori dalla Conference per una condanna relativa al 2013-14: "Uefa forte con i deboli"© EPA

L'Osasuna fuori dalla Conference League. Ad annunciarlo il club spagnolo attraverso un comunicato ufficiale per motivare la scelta presa tenendo conto del rapporto redatto dagli ispettori del Comitato di Controllo, Etica e Disciplina della UEFA. 

Gli ispettori hanno dichirato la "non idoneità del club a partecipare alla UEFA Conference League 2023-2024, negando il diritto guadagnato sul campo a partecipare alla competizione europea". Il motivo, come ha spiegato l'Osasuna: "Risale ad alcuni eventi accaduti nella stagione 2013/2014 e che, a parere della UEFA, contravvengono al suo articolo 4.1g del regolamento della competizione". 

Osasuna non ammessa alla Conference League: ecco perché

Nel dettaglio l'articolo in questione recita che un club può partecipare a una competizione europa a patto di: "Non essere stato direttamente e/o indirettamente coinvolto, dall'entrata in vigore dell'articolo 50(3) dello Statuto UEFA, cioè il 27 aprile 2007, in qualsiasi attività intesa a organizzare o influenzare il risultato di una partita". Gli ispettori Uefa ritengono che la sentenza della Corte Suprema che ha condannato diversi ex dirigenti dell'ente rojilla sia motivo sufficiente per escludere l'Osasuna, nove anni dopo i fatti, dalle competizioni europee.

L'Osasuna non ci sta: "Una decisione presa nonostante la stessa sentenza sia il prodotto della denuncia fatta dagli attuali dirigenti del club nel 2015 e il risultato dell'operato dell'Osasuna come procura privata durante tutto il procedimento giudiziario per perseguire coloro che hanno dirottato, per scopi poco chiari, denaro dall'ente. Il club non condivide i criteri dell'Uefa, ricorrerà in Commissione d'Appello e annuncia che si batterà legalmente, fino alle ultimo grado di giudizio, per difendere i propri diritti".

"Forti con i deboli e deboli con i forti, i tribunali UEFA non hanno voluto tenere conto del fatto che sono stati gli stessi tribunali spagnoli a dichiarare letteralmente che l'Osasuna è stato vittima del dirottamento di denaro operato da alcuni suoi ex dirigenti alle spalle del massimo organo di governo dell'ente, l'Assemblea, e dei meccanismi di controllo del club stesso".

Il club spagnolo ha poi rincarato la dose: "Con questa decisione la UEFA intende sanzionare nuovamente l'Osasuna nella figura dei suoi attuali dirigenti, che sono proprio coloro che hanno sporto denuncia in tribunale, avviando l'iter giudiziario per recuperare il denaro sottratto illecitamente dai conti dell'ente e ripristinarne la regolarità. Forse siamo di fronte all'unico caso noto nella storia recente del calcio europeo in cui un club processa alcuni suoi ex allenatori, attualmente in attesa di reclusione"

"Bisogna anche ricordare che quella stagione l'Osasuna era retrocesso in Seconda Divisione e che, successivamente, stava per scendere di un'altra categoria. Il club ha dovuto cedere tutti i suoi beni per saldare parte dei suoi debiti mentre i nuovi dirigenti hanno ipotecato le loro case, i loro fondi e i loro piani pensionistici per poter reindirizzare il corso del club".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Furia Osasuna: "Il messaggio trasmesso dalla UEFA è controproducente per chi denuncia la corruzione nel calcio"

Per l'Osasuna: "Il messaggio trasmesso dalla UEFA è senza dubbio controproducente per il calcio e per quegli enti che, di fronte al rischio di essere sanzionati dallo sport dal massimo organo del calcio europeo, ora scelgono di non attaccare a testa alta corruzione nel mondo del calcio. L'Osasuna capisce che questo non può e non deve essere l'obiettivo perseguito dalla UEFA".

L'inchiesta Uefa punta ancora una volta l'attenzione sull'Osasuna e su alcuni dirigenti che, dal loro arrivo nel 2014, stanno ricostruendo con pulizia e onestà un'entità che i suoi precedenti dirigenti hanno lasciato in assoluta rovina. Per chi non conosce a fondo la vicenda, e non è in grado di scindere gli eventi accaduti nella stagione 2013-2014 da quanto sta accadendo attualmente, il danno di immagine dell'ente è gravissimo. Un danno che si è verificato anche con il silenzio dei principali organi del calcio spagnolo, RFEF compresa".

Dopo aver denunciato fughe di notizie ritenute come indicative di quanto sarebbe potuto accadere l'Osasuna ha concluso: "Siamo preparati al peggio, ma non dobbiamo abbandonare il motto che ci ha accompagnato nella ricostruzione del club negli ultimi nove anni: l'Osasuna non si arrende mai. Difenderemo i nostri diritti e quelli dei nostri tifosi con lo stesso zelo con cui ci incoraggiano ogni fine settimana, con lo stesso impegno con cui i nostri giocatori e lo staff tecnico si sono guadagnati meritatamente il posto nella prossima edizione della Conference League".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Osasuna fuori dalla Conference League. Ad annunciarlo il club spagnolo attraverso un comunicato ufficiale per motivare la scelta presa tenendo conto del rapporto redatto dagli ispettori del Comitato di Controllo, Etica e Disciplina della UEFA. 

Gli ispettori hanno dichirato la "non idoneità del club a partecipare alla UEFA Conference League 2023-2024, negando il diritto guadagnato sul campo a partecipare alla competizione europea". Il motivo, come ha spiegato l'Osasuna: "Risale ad alcuni eventi accaduti nella stagione 2013/2014 e che, a parere della UEFA, contravvengono al suo articolo 4.1g del regolamento della competizione". 

Osasuna non ammessa alla Conference League: ecco perché

Nel dettaglio l'articolo in questione recita che un club può partecipare a una competizione europa a patto di: "Non essere stato direttamente e/o indirettamente coinvolto, dall'entrata in vigore dell'articolo 50(3) dello Statuto UEFA, cioè il 27 aprile 2007, in qualsiasi attività intesa a organizzare o influenzare il risultato di una partita". Gli ispettori Uefa ritengono che la sentenza della Corte Suprema che ha condannato diversi ex dirigenti dell'ente rojilla sia motivo sufficiente per escludere l'Osasuna, nove anni dopo i fatti, dalle competizioni europee.

L'Osasuna non ci sta: "Una decisione presa nonostante la stessa sentenza sia il prodotto della denuncia fatta dagli attuali dirigenti del club nel 2015 e il risultato dell'operato dell'Osasuna come procura privata durante tutto il procedimento giudiziario per perseguire coloro che hanno dirottato, per scopi poco chiari, denaro dall'ente. Il club non condivide i criteri dell'Uefa, ricorrerà in Commissione d'Appello e annuncia che si batterà legalmente, fino alle ultimo grado di giudizio, per difendere i propri diritti".

"Forti con i deboli e deboli con i forti, i tribunali UEFA non hanno voluto tenere conto del fatto che sono stati gli stessi tribunali spagnoli a dichiarare letteralmente che l'Osasuna è stato vittima del dirottamento di denaro operato da alcuni suoi ex dirigenti alle spalle del massimo organo di governo dell'ente, l'Assemblea, e dei meccanismi di controllo del club stesso".

Il club spagnolo ha poi rincarato la dose: "Con questa decisione la UEFA intende sanzionare nuovamente l'Osasuna nella figura dei suoi attuali dirigenti, che sono proprio coloro che hanno sporto denuncia in tribunale, avviando l'iter giudiziario per recuperare il denaro sottratto illecitamente dai conti dell'ente e ripristinarne la regolarità. Forse siamo di fronte all'unico caso noto nella storia recente del calcio europeo in cui un club processa alcuni suoi ex allenatori, attualmente in attesa di reclusione"

"Bisogna anche ricordare che quella stagione l'Osasuna era retrocesso in Seconda Divisione e che, successivamente, stava per scendere di un'altra categoria. Il club ha dovuto cedere tutti i suoi beni per saldare parte dei suoi debiti mentre i nuovi dirigenti hanno ipotecato le loro case, i loro fondi e i loro piani pensionistici per poter reindirizzare il corso del club".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Osasuna fuori dalla Conference per una condanna relativa al 2013-14: "Uefa forte con i deboli"
2
Furia Osasuna: "Il messaggio trasmesso dalla UEFA è controproducente per chi denuncia la corruzione nel calcio"