Mea culpa Mancini, ma la rabbia resta: la scelta fa ancora discutere

Il Ct dell'Arabia Saudita al centro delle polemiche per l'abbandono durante i rigori in Coppa Asia. Intervenuto anche il numero uno della Federcalcio saudita
Mea culpa Mancini, ma la rabbia resta: la scelta fa ancora discutere© EPA

Non sono bastate le scuse a Roberto Mancini per salvarsi da una tirata d’orecchie. Il ct dell’Arabia Saudita, eliminata dalla Coppa d’Asia ai rigori dalla Corea del Sud, era andato negli spogliatoi prima che Hwang tirasse il penalty decisivo. Azione pizzicata dalle telecamere e che non è piaciuta per niente all’opinione pubblica saudita. Mancini ne ha parlato durante la conferenza stampa: «Mi scuso per essermi allontanato, ritenevo che la partita fosse finita. Ho perso il controllo. Chiedo scusa ai giocatori e ai tifosi». Per ribadire il concetto, il tecnico ha anche postato in inglese un lungo messaggio social: «Sono davvero grato ai nostri giocatori coraggiosi che hanno mostrato resilienza e carattere in una partita molto dura, hanno dato tutto - le parole dell’ex ct dell’Italia -. Un enorme ringraziamento va ai nostri fan che hanno creato un'atmosfera fantastica. Abbiamo lavorato duramente per arrivare lontano in questo torneo, ma non siamo stati all'altezza. Ancora una volta ribadisco le mie scuse a tutti per la mia uscita anticipata negli spogliatoi prima della fine dei calci di rigore. Con il vostro sostegno e la vostra fiducia continuiamo a costruire il futuro del calcio saudita».

Le critiche di Al-Misehal

Peccato che il numero uno della Federcalcio saudita, Yasser Al-Misehal si sia presentato davanti ai microfoni della televisione nazionale, la Ssc, per bacchettare il Mancio. «Che il tecnico sia uscito dal campo è del tutto inaccettabile - ha cominciato Al-Misehal -. Discuteremo con lui su quanto è accaduto, ha il diritto di spiegare il suo punto di vista e poi decideremo l’azione appropriata. Tecnicamente siamo soddisfatti della prestazione in Coppa d’Asia, anche se non mi piace mai perdere», ha concluso. Tutt’altro che parole di conforto, insomma. Anche se per il momento la posizione di Mancini sulla panchina dell’Arabia Saudita sembrerebbe assolutamente salda. Intanto perché il contratto dell’allenatore italiano è bello pingue e pure lungo: 25 milioni (circa) fino al 2026. Mandare via Mancini in anticipo, insomma, costerebbe. Soprattutto, però, avrebbe dei risvolti dal punto di vista dell’immagine che il calcio saudita vuol dare. Un Mancini che, tra l’altro, è stato tirato in ballo anche da ‘Striscia la notizia’. L’inviato del tg satirico, Enrico Lucci, ha intercettato il numero uno della Figc Gravina per chiedergli dell’ex ct: «Non ho mai litigato con Mancini, ci sentiamo spesso - le parole di Gravina -. Perché è andato via? Per le temperature».

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