Inter-Juve, le pagelle dei bianconeri: dinamite McKennie

Cuadrado, l’aggressività paga. Demiral salva un gol già fatto, De Ligt dispensa sicurezza. Rabiot appare in crescita, Buffon si riscatta su Darmian
Inter-Juve, le pagelle dei bianconeri: dinamite McKennie© /Ag. Aldo Liverani

Juventus, le pagelle dei bianconeri

BUFFON 6 Poco reattivo sul tiro ravvicinato di Lautaro che porta in vantaggio i nerazzurri: Bonucci e Chiellini, amici e compagni di tante battaglie, si alzano subito dalla panchina per incoraggiarlo. Si riscatta con un'ottima uscita alta al 45' pt a liberare l'area e soprattutto con un riflesso spavento- so nella ripresa con cui nega il pareggio a Darmian da pochi passi. Una parata pesante anche in ottica qualificazione.

CUADRADO 7.5 Si procura il rigore che rimette subito in partita la Juve dopo l'iniziale svantaggio. Sempre aggressivo e pronto a far ripartire la squadra, come sul finire di tempo quando innesca una ripartenza velenosissima che per pochi centimetri Cristiano Ronaldo non capitalizza. Con l'ingresso di Danilo al posto di Bernardeschi, avanza il suo raggio d'azione.

DEMIRAL 7 Partita in salita dopo 14 minuti: poco dopo il vantaggio interista, in cui è poco reattivo, il turco entra con le cattive su Sanchez e rischia grosso: ammonito. Gioca al limite su tutti i palloni: a volte è anche fin troppo irruento. Salva un gol già fatto deviando il tiro a botta sicura di Sanchez.

DE LIGT 7 Prova ad opporsi a Lautaro in scivolata, ma l'argentino riesce ad anticiparlo trovando il gol dell'1-0. Dopo lo svantaggio riparte come nulla fosse, con grande sicurezza e leadership: dirige la difesa ed è preziosissimo con i suoi anticipi a metà campo che consen- tono ai bianconeri di restare corti.

ALEX SANDRO 5 Ha le responsabilità maggiori nell'1-0 dell'Inter: è in ritardo su Barella perché, invece di seguire l'azzurro, va a raddoppiare su Sanchez. Tutto a vantaggio dell'ex Cagliari, che ha così il tempo di guardare in area, prendere la mira e servire Lautaro sulla corsa.

MCKENNIE 7 Quando si inserisce, o crea superiorità numerica o viene abbattuto. È dinamite pura per la Juventus. Con il suo spirito spinge tutta la squadra al pressing e negli ultimi metri, quando spesso si trova ad occupare l'area, mostra giocate di qualità. Chiellini (44' st) ng.

BENTANCUR 7 È un po' ovunque: recupera e distribuisce, tutto a grandissima intensità. Senza Arthur, si prende anche maggiori responsabilità in costruzione. Pagherà un pranzo a Demiral che, salvando il quasi gol di Sanchez, mette una pezza al suo errore al limite dell'area che sarebbe potuto costare carissimo. Arthur (31' st) 6 Gestisce il finale di gara con la sua abilità nel palleggio.

RABIOT 6.5 Qualche sbavatura, ma con la sua presenza aggiunge centimetri e fisicità nei duelli e potenza nelle ripartenze. Quando ha spazio per far girare a mille i cavalli del suo motore diventa complicato fermarlo.

BERNARDESCHI 6.5 Sfrutta bene l'occasione. Alla tanta corsa abbina giocate di buona qualità, come quella nella ripresa con cui sfiora il gol del possibile 3-1 con un tiro dal limite. Danilo (24' st) 6 Si piazza in difesa e fa ricorso a tutta la sua esperienza per blindare il risultato.

KULUSEVSKI 5.5 Svaria e corre tanto, cercando soprattutto di pressare e sporcare l'avvio dell'azione nerazzurra. Un lavoro di sacrificio che finisce per togliergli un po' di lucidità negli ultimi metri, dove è meno ispirato. Chiesa (44' st) ng.

CRISTIANO RONALDO 7.5 Prima rimette in partita la Juventus con un rigore glaciale che vale l'1-1 e poi, poco dopo la mezz’ora, firma il 2-1 mostrando il suo straordinario mix di opportunismo, tecnica e precisione con un colpo da biliardo da posizione defilata. Alla faccia di chi lo dava in crisi perché nelle ultime due partite era stato più ispiratore che killer. A inizio febbraio è già a quota 22 reti, ha timbrato in tutte le competizioni (campionato, Champions, Supercoppa, Coppa Italia) però non si accontenta comunque. Anche ieri, a giudicare dalla faccia al momento del cambio, sarebbe rimasto in campo per cercare il terzo gol. Rientrato in panchina ha iniziato a incitare i compagni. Un dato? Sale a 762 gol in carriera, meno 5 da Pelè. Morata (31' st) ng Con i suoi scatti prova a colpire in ripartenza.

ALL. PIRLO 7 Vendetta servita, ma soprattutto altra prova solida, aggressiva e intensa della Juve. Non era scontato dopo l'iniziale svantaggio. In Coppa si sente a casa: il risultato è ottimo in vista della semifinale di ritorno della prossima settimana.

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