Scuola Calcio - Autoarbitraggio, cosa c'è da sapere

Il progetto, tra estimatori e detrattori, con gli anni è ormai diventato uno dei capisaldi del campionato dedicato alle annate dei Pulcini
Scuola Calcio - Autoarbitraggio, cosa c'è da sapere

Una stagione di Scuola calcio è di nuovo alle porte. Nuove leve calcistiche, neofiti del pallone e giovani promesse nelle prossime due settimane scenderanno in campo per dare il calcio d'inizio alla stagione sportiva 2016/2017. Anche quest'anno i Pulcini continueranno a giocare con l'autoarbitraggio, un progetto nato ormai da qualche anno che, campionato dopo campionato, ha formato un folto gruppo di sostenitori e un altrettanto cospicuo gruppo di detrattori, anche se al centro del dibattito dovebbe esserci sempre e solo il divertimento del ragazzo e la sua maturazione sportiva.

Il compito del dirigente arbitro
Innanzitutto bisogna ricordare che il fatto che i ragazzi si regolino da soli non vuol dire che non ci sia un adulto responsabile sul terreno di gioco. Il dirigente arbitro, seguendo le linee guida della Federazione, deve mettersi d'accordo con gli allenatori per stabilire le modalità di intervento nel corso della competizione. Poi deve raccogliere le distinte e verificare la reale presenza dei ragazzi inseriti (questo insieme ad un dirigente della squadra). Le regole dell'autoarbitraggio vanno ribadite ad ogni partita, in modo che siano chiarissime. Che siano bambini, che siano gli allenatori, che siano i dirigenti, repetita iuvant (tra l'altro si stabiliscono anche le modalità di richiesta di intervento: mano alzata, a voce ecc...). Quindi accompagna i ragazzi in campo e li schiera per i saluti iniziali. Quando la partita inizia si deve fare da parte, senza però mai perdere di vista lo svolgimento della gara. Per questioni di assoluta necessità deve intervenire - infortuni, eventuali momenti di tensione tra i giocatori, scorrettezze gravi ecc. -, altrimenti può approfittare dell'intervallo tra un tempo e l'altro per dar qualche consiglio, per esempio sull'essere un po' meno decisi negli interventi, di stare attenti a non fare falli e cose simili. Il dirigente arbitro ha anche tutti i compiti burocratici che di solito competono all'arbitro: tra questi cronometrare il tempo della gara, controllare che i cambi avvengano nel modo corretto, attribuire il cartellino verde in caso di particolari gesti di fair play, e poi segnare tutti i dati che servono per il referto da consegnare in Federazione.

Le regole base dei Pulcini
Uno dei fondamenti della Scuola calcio, per tutte le categorie, è che i ragazzi devono giocare tutti. Come spiega il comunicato federale: "è obbligatorio che partecipino ad almeno uno dei primi due tempi di gioco, senza essere sostituiti, mentre nel terzo tempo, con l’auspicio che le condizioni consentano di partecipare ad almeno due tempi sui tre previsti, è possibile effettuare sostituzioni libere. Nei primi due tempi, pertanto, non sono previste sostituzioni per i nuovi entrati, pertanto, nel secondo tempo, è possibile effettuare sostituzioni durante il gioco solo tra i bambini che hanno giocato nel primo tempo". Quindi tutti i bambini devono giocare almeno due tempi, ma non possono prendere parte a più di tre tempi (ci sarebbe la possibilità ,praticamente mai colta, di giocare un quarto tempo, sempre da 15', qualora le due squadre abbiamo troppi giocatori per poterli fare giocare tutti almeno due tempi). Le altre regole sono: " È consentito il retropassaggio al portiere, che nel caso può prendere la palla con le mani. La rimessa laterale va effettuata con le mani. La rimessa dal fondo va effettuata con palla a terra all’interno dell’area di rigore. La regola del fuorigioco non è applicata nella categoria Pulcini. Ogni tempo di gioco inizia da 0-0, iniziando quindi un nuovo confronto e consentire ai bambini “nuovi. entrati” di “partecipare alla propria gara”. Per i tecnici, in ciascun tempo, è possibile richiedere un time-out della durata di 1’. Per richiederlo è necessario che il gioco sia fermo e che la palla sia in possesso della squadra che lo richiede, nella propria metà campo. Al termine della gara, tutti i bambini si devono ritrovare al centro del campo per salutarsi tra loro e salutare il pubblico".

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