Sancho e la cura Motta: la formula
Allora, ovviamente, si parlava di un prestito e la formula non si discosta neppure in questa fase estiva: sia per il costo del cartellino, sia per l’ammontare dell’ingaggio che assomma a 10 milioni netti, al di sotto peraltro di quello che il club bianconero dovrà corrispondere a Vlahovic. In tempi di contrazione dei costi, però, servirà evidentemente un contributo dello United per l’ingaggio e la disponibilità a discutere la cessione con la formula del prestito, magari oneroso e magari con un diritto fissato a fine stagione. In fondo, considerata la situazione ambientale e il pesante investimento affrontato per portarlo all’Old Trafford, questa soluzione converrebbe anche ai dirigenti inglesi che possono sperare così di vederlo rivalutare grazie alla cura Thiago Motta.
La tattica di Giuntoli
Si era vociferato anche di uno scambio con Chiesa, ma l’idea pare sia abortita sul nascere. Giuntoli, comunque, ha inviato la proposta nella sede dello United e aspetta: sa bene che queste trattative vanno per le lunghe perché la controparte cerca prima di esperire tutte le soluzione che posano permettere di arrivare a una cessione: anche i ricchi club inglesi hanno comunque bisogno di cash. E se, man mano che si avvicina la fine del mercato, non dovesse muoversi nulla i concreto, ecco che l’ipotesi Juventus assumerebbe una rilevanza ben diverse e diventerebbe una opportunità più interessante anche per lo United oltre che per il giocatore, destinato a un club impegnato in Champions League e che garantisce grande visibilità. Il tempo lavora a favore della Juventus, i soldi un po’ meno.