TORINO - «Il mio meraviglioso, specialissimo derby in famiglia». Lapo Elkann descrive così la sfida tra Juventus e Sporting di stasera allo Stadium. Una sfida nella sfida dai contorni ultra simpatici e coinvolgenti. «Sono qui a Torino con mia moglie Joana, portoghese, e suo figlio. Ovviamente andremo alla partita e io farò un tifo sfegatato per la mia Juve. Certo, vincendo il match rischio di essere cacciato di casa… Ma lo corro volentieri». E se vincessero invece i biancoverdi? «Beh, in quel malaugurato caso Joana dovrebbe inventarsi qualcosa di super per farmi assorbire la delusione e quindi coccolarmi per bene».
Lapo Elkann, Varandas e Juve-Sporting
Il nipote dell’Avvocato, in città per questa occasione incredibile, racconta le ore passate sotto la Mole, in piacevolissima compagnia: «Io, la mia famiglia e lo staff dello Sporting, tutti insieme appassionatamente a cena». Al Cambio, dove soleva andare Cavour. «Ci hanno preparato la torta con gli stemmi dei due club, tutto magnifico, da applausi». Non è da tutti, non è usuale in questo mondo competitivo “cenare con il nemico”. «E’ meraviglioso poter dimostrare che si può competere, essere strenui rivali ma con grande signorilità e spirito costruttivo. Alla base ci sta la stima reciproca». Joana è una tifosa dello Sporting, ha un passato nei rally. «Mi ha fatto conoscere il presidente dello Sporting, Frederico Varandas, un medico che è stato in Afghanistan, persona squisita e di qualità. E’ stato naturale trascorrere la vigilia assieme. Il mio cuore è bianconero, ma non mi impedisce di rispettare il mio avversario, anzi… La Juve prima di tutto, nel mio cuore. In Italia ho anche una seconda squadra che è il Napoli, anche per via di mia nonna Marella. In Portogallo, invece, abbraccio proprio lo Sporting. Però in questa occasione zero divisioni, solo “Forza Juveeee”. La cena è stata all’insegna dell’amicizia fraterna, a base di ottimo cibo italiano».