Pogba, la vicenda dell'estorsione e gli infortuni. Juve unica salvezza

La rivelazione del francese nell'udienza di marzo e il collegamento con il disastro fisico

TORINO - (e.e.) Il Polpo è così, allegro e triste al tempo stesso. Perché un'annata del genere non se l'aspettava di certo (e non se lo aspettavano alla Juventus, ovvio). Ci ha messo del suo, Paul Pogba, non facendosi operare subito al ginocchio. Poi, però, è stato tutto un disastro, tra intervento, terapia, recupero, altri stop e altri recuperi. Adesso, pochi minuti alla volta, entra in clima, con l'Europa League alle porte.

Pogba e l'udienza

Sorrisi in allenamento, dove imita Tek. E parole forti sull'Equipe che riporta l'udienza avvenuta lo scorso 28 marzo in seguito all'arresto di Adama Camara, uno degli accusati di estorsione ai suoi danni (di mezzo anche il fratello Mathias). La confessione del bianconero: «A lungo questa storia l'ho tenuta per me, solo dopo mi sono confidato con qualcuno. Questa situazione ha avuto un impatto sul mio corpo e in particolare sui miei infortuni, e ne ho parlato con il manager della nazionale (Deschamps, ndr). C'è poi l'impatto psicologico, visto che ero convinto che potessero finirci di mezzo i miei amici e la mia famiglia». Insomma, tutto collegato, testa e corpo. E adesso non può che andare meglio: servirebbe un acuto in campo, magari contro lo Sporting.

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