MILANO - «È più che una voce, lo leggo tutti i giorni sui giornali ma onestamente non c'è ancora niente di vero». Marcello Lippi taglia corto sull'ipotesi di un suo ritorno in Nazionale, nel ruolo di direttore tecnico federale. Il ct campione del Mondo nel 2006 - parlando dei prossimi Europei a margine di un convegno all'Universita' Bocconi - sottolinea i tanti successi ottenuti dagli azzurri: «Se l'Italia non avesse perso ai rigori i Mondiali del '94 avrebbe cinque titoli e il Brasile quattro. A livello di club abbiamo avuto dei momenti poco felici ma quando arriva il momento delle grandi competizioni siamo sempre competitivi anche senza Marchisio e Verratti».
"IO SULLA PANCHINA DEL MILAN? TUTTO FALSO" - «Meglio la panchina del Milan rispetto a quelle di Viareggio? Quelle di Viareggio sono molto comode, non ci sono tensioni e non ci sono problemi. Ho letto anche io, si parla di una trattativa di acquisto del Milan da parte di Jack Ma, titolare di Alibaba e comproprietario del Guangzhou insieme a Evergrande. Ho mantenuto buonissimi rapporti con loro, ma non ho mai ricevuto una mezza telefonata in cui mi chiedessero consiglio e mi fa pensare. È anche vero però che tante volte queste grandi società si affidano a degli advisor che cercano di evitare di diffondere le notizie. Sono gli uomini più ricchi della Cina un paese che ha tanti uomini ricchi. Per mantenere le nostre squadre ai livelli di quelle gestite da grandi sceicchi, americani e russi, ci vogliono importanti disponibilità economiche. Quello che ha fatto Moratti è lodevole: per far sì che la sua Inter rimanesse ad alti livelli, ha pensato di defilarsi. Trovo giusto che per amore dei tifosi queste famiglie pensino a cedere a chi ha più disponibilità di loro».
GALLIANI - «Lavorare con Marcello Lippi? E' un grande allenatore e un grande amico, ma per piacere stasera stiamo sul tema della serata. Quando il Milan di nuovo in Europa? Presto speriamo. Siamo qui per celebrare la finale a Milano che è una cosa bellissima per la nostra città. Speriamo quanto prima di vedere una finale, giocare una finale e vincere e a tenere in alto il nome di una città che è ancora prima in Europa insieme a Madrid con 10. Ora verremo superati, ma è un orgoglio che ci sia questo testa a testa. Speriamo di tornare in testa come città che ha vinto più Coppe dei Campioni».