Zoff rivela il segreto della vittoria ai Mondiali in Spagna

L'ex capitano racconta il Mundial, la moglie di Rossi ricorda Pablito: "È diventato leggenda dopo Italia-Brasile"
Zoff rivela il segreto della vittoria ai Mondiali in Spagna© ANSA

"La seconda mancata qualificazione ai Mondiali? Ricordo quando siamo usciti al primo turno nel '74 e dopo il Messico quando fu invasa Fiumicino. Adesso se ne parla ma poi va tutto in cavalleria". Così l'ex capitano della Nazionale Dino Zoff sull'esclusione dell'Italia dal prossimo Mondiale in Qatar, la seconda consecutiva dopo quella nel 2018. L'ex Juve ha parlato anche del Mundial '82: "La parata su Oscar? Quoziente di difficoltà notevole non tanto tecnicamente ma per la circostanza, i brasiliani erano a due passi e non potevo respingerla, non potevo dare adito a spostamenti della palla. Mi è passato in mente l'amichevole con la Romania, in cui avevano dato gol ed ero 20 centimetri fuori", ha dichiarato in collegamento per la rubrica "Primo Piano - Spagna '82, i 40 anni" dell'agenzia Italpress condotta da Claudio Brachino.

Zoff: "Bearzot la chiave del successo"

"La chiave del successo? Il comandante, che era Bearzot, e il concetto di gruppo. E' una conseguenza del modo di pensare del comandante che dà le direttive, che si seguivano con particolare piacere. Non era uno feroce, era un po' come un padre nella conduzione di una famiglia. Ho assaporato il momento meglio di altri, per me c'era la consapevolezza dell'ultima in assoluto. Ho toccato il cielo e sono stato in gloria per alcuni momenti, poi sappiamo che nello sport dura poco. Ero più di un portavoce, ero il capitano. In campo internazionale non si può parlare a vanvera, ho detto 'ci penso io, voi pensate a giocare'. Bisognava usare le parole giuste e non troppe. Seconda mancata qualificazione ai Mondiali? Ricordo quando siamo usciti al primo turno nel '74 e dopo il Messico quando fu invasa Fiumicino. Adesso se ne parla ma poi va tutto in cavalleria", ha concluso.

La moglie di Paolo Rossi: "Con Italia-Brasile è diventato leggenda"

Anche la moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, ha ricordato quel Mondiale, in particolare Italia-Brasile: "È stata la partita di Paolo, quella della sua rinascita, perché poi da lì è diventato leggenda. Raccontava di essere sceso in campo con una forza diversa. Diceva di sentire dentro qualcosa. Da lì ha ritrovato la sicurezza e la determinazione". E a proposito dei festeggiamenti dopo la finale ha aggiunto: "Raccontava di essersi staccato dagli altri e di essersi steso in terra col tricolore, di aver provato un'emozione unica, di essere orgoglioso di rappresentare gli italiani e che avrebbe voluto fermare il tempo. Paolo è stato straordinario come papà e marito, una figura sempre presente e romantica. Una persona leale, che c'era sempre nei momenti importanti", ha concluso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...