Zoff su Retegui: "Non può scalzare Immobile in Nazionale"

La leggenda del calcio italiano ha elogiato l'italo-argentino ma senza esagerare. Sul calcio italiano: "Dobbiamo fare meno le vittime sul nostro campionato"
Zoff su Retegui: "Non può scalzare Immobile in Nazionale"© Getty Images

ROMA - Gol all'esordio contro l'Inghilterra e gol anche alla seconda partita contro Malta con la maglia dell'Italia, Mateo Retegui è l'uomo copertina della Nazionale di Roberto Mancini in questa finestra di qualificazioni agli Europei 2024 e Dino Zoff ci va con i piedi di piombo nel giudizio sull'italo-argentino. La leggenda del calcio italiano è intervenuta ai microfoni di Radio Rai parlando proprio dell'attaccante del Tigre: "Retegui l'uomo giusto per questa Nazionale? Non si può dire di aver trovato l'uomo giusto dopo una partita e mezzo, quando c'è Immobile che segna 50 gol a stagione da tre anni, bisogna metterci d'accordo. Sicuramente non ce ne sono tanti, è un dato di fatto. Però non che arriva uno e può scalzare uno che fa 50 gol all'anno. è un'esagerazione". 

Italia, Zoff e le difficoltà di Mancini

Il portiere campione del Mondo a Spagna 1982 ha anche parlato delle problematiche che il Ct Mancini sta vivendo nella scelta dei giocatori "Ci sono pochi giocatori italiani. Ai miei tempi, in Friuli eravamo dieci-dodici in Serie A e due-tre in Nazionale maggiore. Poi per trent'anni il Friuli non ha avuto giocatori in Serie A. Ci sono proprio meno giovani italiani che giocano. Non ce ne sono tanto bravi anche all'estero. Mancini, avendo poche possibilità, ne convoca tanti. Ma ricordo che nel '74 è successo all'incirca la stessa cosa, con tante prove e tanti giocatori nuovi, anche se il panorama era diverso, molto più ampio - aggiunge - Ci sta puntare sulle seconde generazioni, anche perché se i giocatori non ci sono non è che smettiamo di giocare a calcio. Africa e Sudamerica producono sempre un sacco di giocatori, hanno la possibilità di fare quello che facevamo noi negli anni '60: giocare ore e ore a giocare in grandi spazi. Adesso invece i giovani giocano due volte a settimana per un'ora ed è già tanto. Dobbiamo andare ai prossimi Europei e Mondiali, ma dobbiamo fare meno le vittime sul nostro campionato".

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