Buffon e Donnarumma, l'Italia e gli attaccanti più temuti in carriera

Il nuovo capo delegazione e detentore del record di presenze in maglia azzurra ha partecipato ad Azzurri Live assieme al portiere del Psg

Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di calcio e della Nazionale italiana: Buffon, recordman di presenze in Azzurro e nuovo Capo Delegazione ha partecipato insieme al portiere della Nazionale Donnarumma, alla trasmissione "Azzurri Live".

I due protagonisti hanno parlato della "nuova Italia" ora sotto la guida del ct Luciano Spalletti dal raduno della Nazionale a Coverciano, in vista dei due impegni contro Macedonia del Nord e Ucraina validi per le qualificazioni al prossimo Campionato Europeo 2024. E hanno riprercorso alcune tappe della loro carriera, in particolar modo quelle in maglia azzurra.

Le parole di Buffon

"Vivrò la prima partita come sempre, come quando sono coinvolto in un contesto e in un progetto. È chiaro che non puoi che sentire una emozione, forte, ma quando sei stato nell'arena è diverso rispetto a quando sei spettatore. Io mi sento molto coinvolto in questa nuova avventura e proverò tante belle cose. Il mio ora è un ruolo più tranquillo ma so che ho delle piccole responsabilità, anche una piccola parolina o un consiglio. Una visione differente dovuta alle esperienze. La cosa che mi piace è essere tornato in un ambiente che conosco da 30 anni e di ritrovare persone che avevo lasciato 5 anni fa. Sono felice", Sulla sua decisione di lasciare il calcio giocato, ha detto di essere "saturo del calcio. Non credo mi verrà voglia di giocare, anche in questi giorni vedendo i ragazzi allenarsi sono ancora più felice di questa scelta". Infine sull'eredità di Gianluca Vialli, l'ex capitano azzurro ha dichiarato: "La vivo in maniera normale, non sono qui per colmare il vuoto di Gianluca perchè è qualcosa che non potrei mai riuscire a fare per ovvie ragioni e per il tipo di percorso di vita che stava facendo. Però la mia disponibilità è quella di dare sempre me stesso, spero che basti e che possa aiutare". Alcune curiosità sulla sua carriera: alla domanda su chi fosse stato il suo incubo calcistico ha risposto "Vieri, perché mi segnava appena toccava la palla. Ma anche Mancini, che contro di me ha fatto dei gol molto belli".

Le parole di Donnarumma

Sulle prossime gare che attendono l'Italia e sul nuovo ct il portiere del Psg si è espresso così: "Con Spalletti ci stiamo trovando bene, non lo conoscevo ma sappiamo tutti cosa ha fatto l'anno scorso. Sicuramente faremo un grande percorso, siamo contenti ed ottimisti. Faremo grandi cose. Ora abbiamo due partite importanti, che non possiamo sbagliare. Andremo in Macedonia per cercare di vincere, come poi a Milano contro l'Ucraina. Con la Macedonia non c'è voglia di rivalsa, dobbiamo pensare a noi. Sappiamo che non siamo andati al Mondiale per quella partita, siamo arrabbiati e vogliamo tutti fare bene per vincere. È un campo difficile, c'è da stare attenti con la convinzione di fare grandi cose", Sugli attaccanti più temuti nel corso della sua carriera, Donnarumma ha fatto due nomi: Cristiano Ronaldo e Ciro Immobile (con il quale ama sfidarsi in allenamento).

 

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