Spalletti e l'infortunio di Chiesa: "Abbiamo ragionato come un club"

Il nuovo tecnico degli azzurri si prepara all'esordio contro la Macedonia del Nord e torna sul problema accusato dall'attaccante della Juve
Spalletti e l'infortunio di Chiesa: "Abbiamo ragionato come un club"© EPA

SKOPJE (Macedonia del Nord) - Si prepara per l'esordio sulla panchina dell'Italia, Luciano Spalletti che aprirà il suo ciclo sulla panchina azzurra nel match di Skopje contro la Macedonia del Nord valido per le qualificazioni al prossimo europeo. Il neotecnico azzurro ha parlato alla vigilia della sfida alla nazionale macedone che fermò il sogno mondiale all'Italia di Mancini nella notte di Palermo.

"Bisogna riuscire a fare emozionare gli italiani e far nascere amore oltre al risultato in campo. Noi abbiamo una storia importantissima, bella, che ha qualche ferita. Oltre che pensare a quello che è l'Italia dobbiamo cercare di mettere a posto queste ferite". Così a Sky Sport il ct dell'Italia che ha aggiunto: "Cercheremo di avere un ordine ma dobbiamo lasciare anche possibilità all'estro e alla fantasia di stare dentro questa immagine di squadra. Ho ricevuto la totale disponibilità dai ragazzi, sono stato felicissimo di vederli in campo questa settimana. Sono fiducioso di veder sviluppare la loro partita e le loro qualità"

Spalletti e l'infortunio di Chiesa

"Gli infortuni di Chiesa e Pellegrini non spostano niente, non cambia assolutamente nulla, abbiamo a disposizione 30 giocatori, ci fidiamo di tutti loro e ce ne sono anche altri. E' la prima volta che ho un presidente che mi prende tutti quelli che volevo", torna sui due addi al ritiro il ct che prosgeu ai microfoni di RaiSport: "Sono cose che dispiacciono, ma abbiamo usato un metodo come se fossimo stati un club. Non abbiamo insistito, al primo avvertimento di fastidi li abbiamo lasciati liberi, potevamo anche tentare di recuperarli per la seconda partita, ma abbiamo deciso anche perchè così abbiamo altri calciatori forti come Pellegrini e Federico". E sul possibile sostituo dell'attaccante della Juve: "Zaccagni è più di ruolo, Raspadori lo sa fare, nel Napoli ultimamente ha giocato là, poi ce ne sono anche altri".

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Spalletti: "Mi emozionerò a sentire l'inno"

In conferenza stampa Luciano Spalletti ha parlato del suo esordio sulla panchina della Nazionale: "Mi emozionerò quando sentirò l'inno. È la prima volta che ho un presidente che mi compra tutti i giocatori che chiedo e mi ha detto che ne può comprare anche altri... Questo mi rende molto tranquillo, perché li ho scelti tutti io e voglio da loro la giusta risposta".

"Conterà l'atteggiamento"

E sulla sfida che attende la sua nuova Italia spiega: "Domani sopra ogni altra cosa conta l'atteggiamento, non dobbiamo mai sentirci vittime, ma andare sempre alla ricerca di quello di cui abbiamo parlato per tutta la settimana. La speranza è sempre che il risultato sia una conseguenza di questo atteggiamento. Abbiamo calciatori forti, tutto ciò che serve per fare un buon calcio. Ci saranno anche momenti in cui dovremo difenderci, ma il nostro obiettivo è sempre quello di far innamorare i tifosi della Nazionale".

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SKOPJE (Macedonia del Nord) - Si prepara per l'esordio sulla panchina dell'Italia, Luciano Spalletti che aprirà il suo ciclo sulla panchina azzurra nel match di Skopje contro la Macedonia del Nord valido per le qualificazioni al prossimo europeo. Il neotecnico azzurro ha parlato alla vigilia della sfida alla nazionale macedone che fermò il sogno mondiale all'Italia di Mancini nella notte di Palermo.

"Bisogna riuscire a fare emozionare gli italiani e far nascere amore oltre al risultato in campo. Noi abbiamo una storia importantissima, bella, che ha qualche ferita. Oltre che pensare a quello che è l'Italia dobbiamo cercare di mettere a posto queste ferite". Così a Sky Sport il ct dell'Italia che ha aggiunto: "Cercheremo di avere un ordine ma dobbiamo lasciare anche possibilità all'estro e alla fantasia di stare dentro questa immagine di squadra. Ho ricevuto la totale disponibilità dai ragazzi, sono stato felicissimo di vederli in campo questa settimana. Sono fiducioso di veder sviluppare la loro partita e le loro qualità"

Spalletti e l'infortunio di Chiesa

"Gli infortuni di Chiesa e Pellegrini non spostano niente, non cambia assolutamente nulla, abbiamo a disposizione 30 giocatori, ci fidiamo di tutti loro e ce ne sono anche altri. E' la prima volta che ho un presidente che mi prende tutti quelli che volevo", torna sui due addi al ritiro il ct che prosgeu ai microfoni di RaiSport: "Sono cose che dispiacciono, ma abbiamo usato un metodo come se fossimo stati un club. Non abbiamo insistito, al primo avvertimento di fastidi li abbiamo lasciati liberi, potevamo anche tentare di recuperarli per la seconda partita, ma abbiamo deciso anche perchè così abbiamo altri calciatori forti come Pellegrini e Federico". E sul possibile sostituo dell'attaccante della Juve: "Zaccagni è più di ruolo, Raspadori lo sa fare, nel Napoli ultimamente ha giocato là, poi ce ne sono anche altri".

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