Zaniolo fa infuriare Spalletti: cosa gli ha urlato durante Italia-Macedonia

L'ex Roma è entrato a mezz'ora dalla fine al posto di Chiesa ma non è riuscito a incidere perdendo spesso la sfera e intestardendosi in giocate individuali

ROMA - Entrato al 62' al posto di Federico Chiesa, autore di una doppietta, Nicolò Zaniolo è stato immediatamente beccato dai fischi dello stadio Olimpico, quello che per quattro anni e mezzo è stata la sua casa. In campo, poi, non ha inciso intestardendosi in personalismi fini a se stessi e perdendo spesso il possesso della palla. Un atteggiamento che non è affatto piaciuto al Ct Luciano Spalletti che in un'occasione lo ha anche sgridato: il numero 20, con la squadra in difficoltà e nel momento migliore degli ospiti, ha perso la sfera sulla trequarti avversaria rimanendo a terra a protestare e dando il via alla ripartenza avversaria, fermata poi da un recupero di Davide Frattesi. Il tecnico toscano, furioso, lo ha ripreso gridandogli "alzati".

Zaniolo, con Spalletti solo una volta titolare

Il classe '99, 15 presenze e due gol in Nazionale maggiore, da quando Spalletti ha preso il posto di Mancini in panchina ha giocato tutto il secondo tempo a Skopje - era partito dalla panchina e subentrò a inizio ripresa a Politano -, 72 minuti al Meazza contro l'Ucraina - unica gara dove è partito titolare - e l'ultima mezz'ora ieri all'Olimpico. Assente per il caso scommesse per le gare contro Malta (vittoria per 4-0) e Inghilterra (ko per 3-1). 

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