Calafiori, la Champions e il duello con la Roma: "Me la stanno tirando..."

Il difensore del Bologna ha parlato in conferenza stampa dal ritiro dell'Italia Under 21: le dichiarazioni

CESENATICO (Forlì-Cesena) - "Quello che ho imparato in questi mesi non lo avevo mai provato prima. Ma conoscendoci anche con i compagni di squadra viene tutto naturale". Inizia così, dal ritiro della Nazionale italiana Under 21 a Cesenatico, la conferenza stampa di Riccardo Calafiori, terzino sinistro - e trasformato quest'anno in difensore centrale da Thiago Motta - scuola Roma e di proprietà del Bologna, autore sin qui di una stagione da assoluto protagonista, al punto da essere accostato a numerosi top club, su tutti la Juventus.

Sulla Nazionale e l'esperienza al Basilea

"Spalletti ha speso elogi nei miei confronti? Mi ha fatto molto piacere, anche perché la Nazionale maggiore è uno dei miei obiettivi. Sogno di arrivarci e cerco di lavorare per quello, ma con tranquillità. Quando arriverà, se arriverà, sarò contentissimo. L'esperienza in Svizzera, arrivata un po' per necessità e un po' per decisione mia, mi ha tenuto un po' lontano dai riflettori e mi ha cambiato molto, facendomi crescere anche per via della lontananza da casa. Il segreto? Vivere con tranquillità, continuando a impegnarmi come sto facendo anche in vista di queste partite fondamentali per il nostro cammino di qualificazione all'Europeo", aggiunge Calafiori, che parla poi del grave infortunio subito da ragazzo, del Bologna, della 'sua' Roma e della lotta per la Champions...

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Sull'infortunio e il Bologna in Champions

"Il grave infortunio subito quando avevo 16 anni? Riguardo spesso i ricordi del periodo della riabilitazione, il tempo passato in America. Penso sia tutto collegato: senza quei momenti brutti non avrei vissuto questi momenti belli. La famiglia mi è stata vicina e continua a esserlo anche a distanza: quell'infortunio mi ha aiutato e, dopo anni, mi suscita emozioni positive e dà energia per guardare avanti. Il Bologna? Siamo molto giovani ma con qualche elemento di esperienza. L'unione che abbiamo fuori dal campo si vede anche quando giochiamo: ho vissuto diversi gruppi, ma questo è uno dei migliori. La Champions? Guardiamo partita per partita, non è un caso esserci ritrovati qui. Ormai siamo a marzo, perché non realizzare questo sogno?", prosegue Calafiori.

Sulla Roma e De Rossi

"Sento spesso i miei compagni alla Roma, 'me la stanno a tirà...' (scherza in dialetto romano, ndr). Diciamo che se in Champions ci andassero sia la quarta che la quinta classificata saremmo tutti contenti. Il fatto che sia andato via da Roma fa parte delle cose che possono succedere: ero dispiaciuto ma non ce l'ho mai avuta con la società. Se guardiamo il percorso, è andata bene così. De Rossi? Lo sto sentendo meno anche perché in queste settimane ha molto da fare... Il passaggio da terzino a centrale? Quando Thiago Motta è arrivato mi ha parlato dell'idea di farmi giocare da centrale e non da terzino. L'infortunio di Lucumì mi ha portato ad avere spazio: sono rimasto tranquillo e sicuro che le cose sarebbero andate bene, e così è stato. Centrale anche con l'Under 21? Dovrò solo ricordarmi che gli allenatori e i meccanismi sono diversi e che le richieste sono differenti", conclude Calafiori.

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CESENATICO (Forlì-Cesena) - "Quello che ho imparato in questi mesi non lo avevo mai provato prima. Ma conoscendoci anche con i compagni di squadra viene tutto naturale". Inizia così, dal ritiro della Nazionale italiana Under 21 a Cesenatico, la conferenza stampa di Riccardo Calafiori, terzino sinistro - e trasformato quest'anno in difensore centrale da Thiago Motta - scuola Roma e di proprietà del Bologna, autore sin qui di una stagione da assoluto protagonista, al punto da essere accostato a numerosi top club, su tutti la Juventus.

Sulla Nazionale e l'esperienza al Basilea

"Spalletti ha speso elogi nei miei confronti? Mi ha fatto molto piacere, anche perché la Nazionale maggiore è uno dei miei obiettivi. Sogno di arrivarci e cerco di lavorare per quello, ma con tranquillità. Quando arriverà, se arriverà, sarò contentissimo. L'esperienza in Svizzera, arrivata un po' per necessità e un po' per decisione mia, mi ha tenuto un po' lontano dai riflettori e mi ha cambiato molto, facendomi crescere anche per via della lontananza da casa. Il segreto? Vivere con tranquillità, continuando a impegnarmi come sto facendo anche in vista di queste partite fondamentali per il nostro cammino di qualificazione all'Europeo", aggiunge Calafiori, che parla poi del grave infortunio subito da ragazzo, del Bologna, della 'sua' Roma e della lotta per la Champions...

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