Lepore, lacrime di gioia e di dolore: il Lecco in B e la dedica speciale

Il leccese classe '85 è stato il grande protagonista del ritorno dei lombardi in cadetteria dopo 50 anni: l'emozione al triplice fischio è incredibile e scoppia a piangere

LECCO - Dopo 50 anni il Lecco torna in Serie B. I ragazzi di Foschi hanno compiuto una vera e propria impresa, un lavoro di squadra che ha dato i suoi frutti. Un nome, però, spicca su tutti ed è quello di Franco Lepore. Il leccese ha realizzato il rigore decisivo nella semifinale contro il Cesena, firmato la splendida punizione del 2-1 allo Zaccheria nell'andata della finale playoff contro il Foggia e siglato una doppietta anche al ritorno nel match del Rigamonti-Ceppi che ha sancito la promozione dei lombardi.

Lepore e la dedica speciale dopo la promozione con il Lecco

L'emozione al triplice fischio è enorme e il classe '85, circondato dai tifosi che festeggiano insieme a lui il grandissimo traguardo, non riesce a trattenere le lacrime, è un fiume in piena: "Avevamo dentro un po' di rabbia perché all'inizio non ci credeva nessuno, ci davano tutti per morti. Invece abbiamo dimostrato, uniti come una famiglia che siamo un gruppo vero… uomini veri. Ci abbiamo creduto e siamo stati straordinari". Si scioglie, poi, quando arriva il momento delle dediche: "È per mio padre che non c'è più". Intanto, mentre le lacrime sgorgano copiose sul suo viso, il pensiero va anche alla mamma: "Questa dedica è anche per lei che da un anno e mezzo lotta contro una malattia". Non è la prima volta che il calciatore si emoziona parlando dei genitori. Sul suo canale Youtube, Checcolepore5424, c'è infatti un video nel quale Lepore si racconta e non riesce a trattenere l'emozione quando si parla degli affetti più cari. 

Dalla fabbrica alla Serie B con il Lecco: la storia di Lepore

Una storia incredibile quella di Lepore, iniziata in Serie D alla Virtus Castelfranco, quando coniugava lavoro da operaio e il calcio. Come raccontato a La Provincia di Lecco, infatti, si divideva tra fabbrica e campo: "Io andavo a lavorare in fabbrica otto ore, tramite l’allenatore della Berretti che lavorava in quella fabbrica. Facevo i porta saponette, gli accessori bagno in plastica. Poi tornato a casa, la doccia, riposavo e andavo ad allenarmi alle 19. Ho cominciato così". Quello di Lepore è un nome conosciuto nell'ambiente della Serie C e nonostante abbia indossate le maglie di Lecce e Monza, attualmente in A, non ha mai militato nella massima serie. Chissà possa riuscirci con il Lecco. La carta d'identità dice 37, ma come sottolinea Foschi è solo un numero: "Parliamo del nulla, ha fatto tre gol in due partite e domani compie 22-23 anni".

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