Ha stregato giocatori e dirigenza
La sua partenza come allenatore è stata al fulmicotone. Da ottobre a oggi ha disputato 33 partite alla guida dell'ex squadra di Zico, Romário e Ronaldinho con il seguente curriculum: 24 vittorie, 7 pareggi e due sole sconfitte. In pochi mesi ha già conquistato Coppa e Supercoppa del Brasile più il campionato carioca mentre nel “Brasileirão” 2025 è attualmente in vetta alla classifica con 24 punti a pari merito col Cruzeiro che però ha disputato una partita in più. Idem nel Mondiale Club: due partite, due vittorie. Splendida quella col Chelsea, da 0-1 a 3-1 azzecando tutti i cambi. “Fil” ha imparato molto dai suoi maestri Mourinho e Simeone, cui ha aggiunto il proprio tocco personale nel gestire lo spogliatoio e la tattica di gioco. Ha anche cambiato “look”: da giocatore sfoggiava lunghe chiome e un cerchietto bianco sulla fronte, ora si presenta con “outfit all black”, i capelli biondo-cenere più corti raccolti in un codino stile Dusko Ivanovic, il grintoso coach montenegrino della Virtus Bologna neocampione d'Italia di basket. Ma soprattutto tutti ne parlano in termini entusiastici, come un vero fenomeno delle panchine. I suoi giocatori sono rimasti stregati dalle sue parole, dalle sue idee, dai suoi concetti, dal suo modus operandi. Filipe Luís potrebbe essere lanciato verso una carriera strepitosa. Anche il nuovo presidente Luiz Eduardo Baptista detto “Bap” e il nuovo direttore sportivo José Boto (portoghese) sono incantati da questo tecnico dal quozione intellettivo “stellare” che nel tempo libero ha partecipato a tornei in simultanea di scacchi e messo in imbarazzo con le sue domande “astrali” persino i professori di un corso di astrofisica...

