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Il comunicato del club bianconero sul futuro dell'attaccante classe 2005 dopo il super inizio di stagione in Serie C

Novit&agrave; importante in casa <a href="https://www.tuttosport.com/squadra/calcio/juventus/t128">Juventus</a> Next Gen. Il club bianconero ha infatti ufficializzato il rinnovo di contratto di Alessio Vacca, uno dei giovani talenti pi&ugrave; brillanti usciti dal proprio settore giovanile. L&#39;attaccante classe 2005 &egrave; stato protagonista nell&#39;ultima stagione con la Primavera di Magnenelli, mentre da quest&#39;anno &egrave; passato in Next Gen con cui ha gi&agrave; realizzato 5 cinque gol in questo avvio.

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<h2>Vacca, ufficiale il rinnovo con la Juve Next Gen</h2>

Di seguito il comunicato del club bianconero: &quot;Nell&rsquo;estate di un anno fa il primo contratto da professionista e adesso il prolungamento in bianconero: &egrave; ufficiale infatti il rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2028 di Alessio Vacca con la Juventus. Attaccante dotato di grande fantasia, il classe 2005 - a Torino dall&rsquo;et&agrave; di 14 anni - ha collezionato 58 presenze con la maglia dell&rsquo;Under 20 bianconera tra campionato Primavera 1, Coppa Italia Primavera e UEFA Youth League mettendo a segno 24 gol e 9 assist. Sono 5 invece le gare disputate in questo avvio di stagione con la Next Gen con cui ha anche gi&agrave; trovato la prima rete: all&rsquo;esordio, a Carpi, a pochi secondi dal proprio ingresso in campo. Complimenti Alessio, ci vediamo in campo!&quot;.
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<div id="mustFocus"><span class="kcode ktype-Foto" data-k-id="142711730" data-k-inline_properties="[]" data-k-kid="sn:ts:142711730" data-k-thumb="https://cdn.tuttosport.com/images/2025/08/23/182017413-8310ba23-5b98-40d6-9f8a-3300c562cb64.jpg" data-k-type="Foto"></div>

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Pareggio in extremis per la Juve di Brambilla che porta a casa un punto importante

Vacca gela il Carpi nel finale ed esulta come Del Piero

La facilità con cui si allargano o chiudono le maglie delle interpretazioni del regolamento richiamano la fisarmonica della giustizia sportiva quando c'è il club bianconero di mezzo

Quando finisce Verona-Juve, ogni tifoso juventino, pur conscio che la propria squadra avrebbe dovuto fare di pi&ugrave;, si chiede se questa volta qualcuno parler&agrave;, a fronte di due decisioni incomprensibili, del tutto incoerenti con diversi precedenti in cui a farne le spese &egrave; stata proprio la squadra bianconera. Per un Kalulu (ma anche Yildiz, Cambiaso) buttato fuori in una partita fondamentale per la corsa Champions a causa di immagini nebulose e distanti, c&rsquo;&egrave; un Orban che si conquista il titolo di migliore in campo dopo avere realizzato un rigore inesistente e assestato una gomitata volontaria, rimasta impunita, al suo marcatore Gatti. Cos&igrave; va il calcio, una volta capita a te una volta a me e avevi comunque tutto un tempo per provare a vincere, mentre non ci hai neanche provato: l&rsquo;unica differenza &egrave; che questa volta i soliti noti, per la prima volta in vita loro, parleranno di calcio, di centrocampo e di meriti sportivi, e non di campionati orchestrati a tavolino a favore ovviamente della squadra pi&ugrave; potente e cattiva del mondo, come fanno settimanalmente anche in anni come questi, in cui la cosa fa un po&rsquo; pi&ugrave; ridere del solito.

Fin qui, nulla di nuovo, ma questa volta la Juve che far&agrave;? <a href="https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2025/09/22-143323224/tudor_quelle_parole_dalleffetto_devastante_cos_diventato_il_capopopolo_juve">Risponde Tudor nel modo che conosciamo, deciso, diretto</a>. Ogni moviola gli dar&agrave; ragione. A quel punto, gran parte degli antijuventini attacca con il consueto, indignato e immarcescibile &ldquo;parlate proprio voi?&rdquo;, altrettanto prevedibilmente opinionisti neutrali bacchettano il tecnico che ha osato parlare di episodi e calendari invece di concentrarsi sul calcio (dopo 40 anni di dibattito sul calcio italiano fondato su polemiche pure su falli laterali battuti 10 metri pi&ugrave; avanti o invertiti) e, in mezzo a tanti juventini soddisfatti nel vedere il proprio allenatore reagire ed esporsi, sbucano diversi cotifosi non contenti della pubblica lamentela del tecnico croato. Lo spaesamento nasce da una accezione impropria con cui viene interpretato il cosiddetto &ldquo;stile Juve&rdquo;, inteso maliziosamente come una sorta di passiva accettazione di qualunque accadimento (trofei revocati e regalati a chi non ne ha titolo, gol annullati all&rsquo;ultimo secondo con strane interpretazioni del fuorigioco e giocatori dimenticati, pm che odiano, sanzioni per le plusvalenze dopo 20 anni di permissivismo totale con estensione infinita del leggendario art. 4 sulla slealt&agrave; sportiva e cos&igrave; via).

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<h2>Le valutazioni arbitrali con la Juve ricordano l&#39;articolo 4 di Chin&eacute;...</h2>

Eppure, proprio come lo slogan &ldquo;vincere &egrave; l&rsquo;unica cosa che conta&rdquo; viene interpretato dolosamente come una sorta di invito a compiere qualunque gesto atroce pur di arrivare al risultato, quando invece &egrave; solamente l&rsquo;esaltazione dell&rsquo;ambizione nello sport professionistico ad alto livello (infatti la frase era mutuata da leggendari sportivi americani), cos&igrave; lo stile Juve vuol dire riconoscere i meriti dei rivali, se si &egrave; perso capire perch&eacute; non si &egrave; vinto, se si &egrave; vinto pensare a migliorarsi per la vittoria successiva, non eccedere in sceneggiate e veleni. La storia della Juventus &egrave; perfettamente in linea con questi insegnamenti: le rarissime polemiche arbitrali durano lo spazio di un giorno e non di 40 anni, la societ&agrave; &egrave; sempre la prima a complimentarsi pubblicamente con i vincitori anche se rivali storici e anche di fronte a ingiustizie giudiziarie (si perdoni l&rsquo;espressione cacofonica) non si fa mai ricorso al populismo o alla rabbia dei propri tifosi.

Questo, tuttavia, non pu&ograve; estendersi fino a una autocensura totale che non permetta di fare notare che da anni ogni intervento al limite di un tuo giocatore &egrave; rosso pi&ugrave; due giornate di squalifica mentre i rivali di volta strisciano, non caricano o altre fesserie di questo tipo, che ci ricordano tanto la citata elasticit&agrave; dell&rsquo;art. 4 e della giustizia sportiva (a volte &ldquo;piuma&rdquo;, a volte &ldquo;fero&rdquo;, come ribadito spesso proprio su queste colonne). L&rsquo;importante, ovviamente, &egrave; che Tudor rifletta su una squadra spenta: questa, al fine di migliorarsi, &egrave; l&rsquo;unica cosa che conta. Ma impedire alla Juventus di difendersi, deriderla perch&eacute; passiva quando sta zitta e biasimarla perch&eacute; lamentosa il giorno in cui fa notare errori anomali e decisivi, non ha a che fare con lo stile Juve, ma solo con la voglia di tenerla a testa bassa, silente, meglio se con ambizioni limitate. L&rsquo;unico modo in cui risulta simpatica a tutti.

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La Juve simpatica se resta a testa bassa e il VAR elastico che sembra l'articolo 4 di Chinè...

La reazione dell'ex presidente bianconero dopo la decisione del Gup di Roma su lui stesso, Nedved, Paratici e Arrivabene

Si &egrave; chiuso definitivamente il processo penale relativo all&#39;inchiesta Prisma sulle presunte plusvalenze e le manovre stipendi effettuate dalla <a href="https://www.tuttosport.com/squadra/calcio/juventus/t128">Juventus</a> negli ultimi anni della gestione Andrea Agnelli. Anna Maria Gavoni,&nbsp;Gup del Tribunale di Roma, ha infatti accolto le richieste di patteggiamento dell&#39;ex presidente bianconero e degli altri ex dirigenti come&nbsp;Pavel Nedved e Fabio Paratici.

<h2>Processo Prisma, accolti i patteggiamenti</h2>

Il Gup di Roma ha dato il via libera ai patteggiamenti per gli ex vertici della Juventus nell&#39;ambito dell&#39;inchiesta Prisma su presunte plusvalenze nella compravendita di calciatori. I patteggiamenti - che vanno dagli 11 mesi ad 1 anno e 8 mesi (pena sospesa) - riguardano tra gli altri Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. Disposto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, altro ex dirigente bianconero. Nel procedimento si contestano, a vario titolo, i reati di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

<h2>Il comunicato della Juve</h2>

Tramite un comunicato ufficiale, la Juventus ha commentato la notizia della chiusura del processo Prisma: &quot;Juventus Football Club S.p.A. comunica che in data odierna il GUP del Tribunale di Roma ha accolto le istanze di applicazione della pena su richiesta di tutte le parti (imputati e PP.MM.) (ex artt. 444 e ss. c.p.p.) e ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti di uno degli imputati. A seguito del patteggiamento la Societ&agrave; sar&agrave; tenuta al pagamento di una sanzione pecuniaria di Euro 157 mila. Il patteggiamento non comporta alcuna ammissione n&eacute; riconoscimento di responsabilit&agrave;. La Societ&agrave;, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive, ha ritenuto di accedere a tale istituto nel miglior interesse della Societ&agrave; stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non), ottenendo la definizione della propria posizione processuale in relazione ad un procedimento avviato nel novembre 2021 e a vicende ormai risalenti nel tempo. Le restanti istanze di patteggiamento oggetto di accoglimento prevedono, inoltre, a carico di alcune delle persone fisiche, pene non superiori a 1 anno e 8 mesi &ndash; tutte oggetto di sospensione condizionale &ndash; e, per le restanti persone fisiche, esclusivamente pene pecuniarie. La decisione del GUP del Tribunale di Roma diventer&agrave; definitiva decorso il termine di legge di 15 giorni dalla data di comunicazione alla Procura Generale. La Societ&agrave; informa altres&igrave; che in tale contesto, alla data odierna, sono stati definiti accordi transattivi con alcune parti civili costituitesi nel procedimento penale tra le quali Consob, le Associazioni dei Consumatori nonch&eacute; circa un terzo delle altre parti civili&quot;.

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<h2>Il commento di Agnelli</h2>

&quot;Ribadisco oggi il profondo rispetto per le Autorit&agrave; competenti chiamate a valutare il mio operato, nella piena consapevolezza che le inchieste sportive e penali costituiscono sul piano personale, un capitolo molto gravoso, ma anche un utile spunto di analisi per il futuro&quot;, sottolinea l&#39;ex presidente della Juventus. &quot;La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilit&agrave;, quindi coerente con la mia posizione di innocenza, &egrave; stata indubbiamente molto sofferta. Dopo aver a lungo riflettuto, sono per&ograve; convinto che rappresenti la scelta pi&ugrave; opportuna, considerando che questo procedimento penale, avviato ormai quasi quattro anni fa, si trova ancora nella fase iniziale dell&#39;udienza preliminare e l&#39;alternativa sarebbe stata un limbo destinato a trascinarsi ancora per moltissimo tempo. Avendone quindi oggi l&#39;opportunit&agrave;, ritengo giusto porre fine a questo lungo periodo nel pieno rispetto delle procedure&quot;. E&#39; il commento di Andrea Agnelli al via libera ai patteggiamenti per gli ex vertici della Juventus nell&#39;ambito dell&#39;inchiesta Prisma. &quot;Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, cos&igrave; come il mio legame con l&#39;Italia e, in particolare, con Torino, la mia citt&agrave;&quot;, afferma ancora Agnelli.

<h2>Agnelli, i progetti per il futuro</h2>

Infine Agnelli ha svelato i suoi progetti per il futuro: &quot;Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del FIEE, Fondo Italiano per l&#39;Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto. Con passione continuer&ograve;, inoltre, a dedicarmi al ruolo di Presidente dell&#39;IRCCS Istituto di Candiolo - Fondazione Piemontese per l&#39;Oncologia, un incarico che ricopro dal 2017 e che mi rende orgoglioso, grazie al lavoro di medici e ricercatori eccezionali che quotidianamente affrontano la lotta contro il cancro, fornendo al contempo le cure per oltre trentacinquemila pazienti all&#39;anno. Infine, da oltre due anni ormai vivo ad Amsterdam citt&agrave; nella quale, con la mia famiglia, abbiamo scelto di stabilirci e dalla quale costruir&ograve; i miei progetti futuri&quot;.

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<h2>Inchiesta Prisma, quali conseguenze per la Juve?</h2>

Andrea Agnelli ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi, gli altri dirigenti si sono accordati su pene leggermente inferiori (Paratici e Nedved un anno e mezzo, per esempio) e la vicenda dell&#39;inchiesta Prisma si &egrave; definitivamente chiusa, anche a livello penale. Ma quali conseguenze ci sono per la Juventus? Nel quadro dei patteggiamenti, al club &egrave; toccata un ammenda di 156mila euro. E le condanne di Agnelli e dei dirigenti non possono avere conseguenze sportive? Nessuna, perch&eacute; il processo sportivo si &egrave; gi&agrave; consumato e la Juve, come i suoi dirigenti, &egrave; stata punita, in quel caso in modo pi&ugrave; severo. Ma perch&eacute; Agnelli e i dirigenti hanno patteggiato? Perch&eacute; l&#39;iter giudiziario poteva durare per almeno altri 7/8 anni con appello e Cassazione, bloccando gli imputati con una lunga serie di tappe e lasciando su di loro il rischio di una condanna pi&ugrave; lunga. Cos&igrave;, come spesso accade in questi casi &egrave; stata scelta la strada del patteggiamento che, di fatto, ha liberato Agnelli e gli altri dalla pendenza. &Egrave; caduta, invece, qualsiasi imputazione per Maurizio Arrivabene. Per lui &quot;non luogo a procedere&quot; abbastanza scontato, visto che gli venivano imputate dai pm delle operazioni in date nelle quali non era ancora amministratore delegato della Juve. Un errore giudiziario piuttosto lampante, che tuttavia in sede di giustizia sportiva non era stato sanato e il dirigente era stato condannato a 16 mesi di inibizione. Ora questa assoluzione in sede penale potrebbe essere un arma molto pesante nella causa contro la Figc che Arrivabene ha intentato presso il Tar.

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