Coppa Italia Primavera, Fiorentina campione: Torino ko ai rigori

I Viola si sono imposti sui granata dopo 120' di sfida in cui le due formazioni si sono affrontate a viso aperto
Coppa Italia Primavera, Fiorentina campione: Torino ko ai rigori© LAPRESSE

La Fiorentina si aggiudica l'ottava Coppa Italia Primavera della sua storia. I Viola di Galloppa sono scesi in campo al Dall'Ara di Bologna contro il Torino di Scurto imponendosi ai calci di rigore con il risultato di 5-3. Dopo 120' in cui il risultato è rimasto invariato sullo 0-0, a decidere la sfida sono stati i tiri dal dischetto: l'errore di Della Valle e il gol di Rubino hanno consegnato il trofeo ai toscani. Per i Viola (che in semifinale hanno eliminato la Roma) si è trattato della sesta finale consecutiva, a testimoniare la grande costanza dei toscani nel corso degli anni. Di queste 6 finali giocate quinte sono state vinte con il successo di oggi, con il ciclo di trofei iniziato proprio contro il Torino nel 2019 grazie alle decisive reti dell'attuale centravanti della Juventus Dusan Vlahovic. Dall'altro lato, i granata (reduci dal successo contro la Lazio nell'ultimo turno) non arrivavano a giocarsi il trofeo dalla stagione 2018/2019.

Fiorentina-Torino, la partita

Il Torino parte molto bene nei primi minuti, anche se il ritmo della gara è abbastanza basso. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0-0, con nessuna delle due formazioni in netto dominio rispetto all'altra. La seconda frazione inizia con ritmi decisamente diversi e i granata tornano a spingere come ad inizio gara: tra il 60' e il 65' ci sono tre occasioni nitide da calci d'angolo e non solo, con Biagetti e Tognetti determinanti nel difendere la parità tra le due formazioni. Al 68' è da segnalare la clamorosa parata di Abati su Braschi da due passi. Brivido per la Fiorentina al 75', quando Dalla Vecchia colpisce la traversa da posizione defilata. La sfida si prolunga fino ai tempi supplementari, con il risultato che non si smuove dallo 0-0. A decidere la sfida sono i calci di rigore: decisivo l'errore di Della Valle.

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