Gasperini si aggiudica la Panchina d'Oro. A Mihajlovic il Premio Speciale

Al Centro Tecnico Federale di Coverciano assegnato il prestigioso riconoscimento all'allenatore dell'Atalanta che ha ricevuto 22 preferenze su 49 votanti
Gasperini si aggiudica la Panchina d'Oro. A Mihajlovic il Premio Speciale© Getty Images

COVERCIANO (Firenze) - Ha vinto Gian Piero Gasperini la ventottesima edizione della “Panchina d’Oro”. L'allenatore dell'Atalanta è stato scelto dai suoi colleghi per la straordinaria annata con l'Atalanta, portata al terzo posto in classifica e in finale di Coppa Italia (poi persa contro la Lazio). La cerimonia si è svolta come da tradizione al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove gli stessi tecnici hanno espresso la loro preferenza indicando il migliore della scorsa stagione di Serie A. L'allenatore dei bergamaschi è riuscito ad avere la meglio su Sinisa Mihajlovic, altro nome favorito per la vittoria per il modo in cui era riuscito a risollevare le sorti del club rossoblù nella scorsa stagione, prendendolo in corsa dalla zona retrocessione e trascinandolo a un incredibile decimo posto in classifica. Questi i risultati delle votazioni: dei 49 votanti, 22 sono state le preferenze per Gasperini, 13 i voti ricevuti da Sinisa Mihajlovic, terza posizione per Massimiliano Allegri che ha raccolto 6 voti.

Panchina d'Oro a Gasperini, Mihajlovic Premio Speciale

D'altronde Sinisa era stato chiaro, lo avrebbe accettato solo se fosse stato un riconoscimento dovuto a quanto espresso sul campo e non certo per la sua battaglia contro la leucemia: "Questo premio lo accetterei solo se legato a quello che ho fatto con il Bologna. Se me lo danno perché sono malato non mi serve, non lo voglio". A Mihajlovic è stato assegnato però il Premio Speciale Settore Tecnico: "Nel momento più drammatico della sua vita - ha detto Albertini - ha ricordato quanto sia importante donare e donarsi, trasmettendo alla sua squadra la sua voglia di lottare, affrontando la vita a muso duro, con lo sguardo dritto al futuro". A ritirare il riconoscimento il ds del Bologna, Bigon: "Come sapete il mister non è presente perché è ricoverato in ospedale, per due settimane dovrà fare cure antivirali. Speravamo potesse essere qui, teneva molto al premio. Il suo esempio e la sua battaglia sono serviti a noi: giorno per giorno abbiamo portato avanti la sua presenza durante la settimana, ma è servita a tutti noi. Abbiamo toccato con mano quanto il tecnico sia motore della squadra e che senza il mister sia difficile far andar bene le cose".

Gli altri premi della cerimonia

Il Premio Favini lo vince Roberto Samaden (Inter), eletto miglior responsabile del settore giovanile: "È bello che si parli di giovani, è importante che ci sia un corso per la nostra figura. Va dato merito ad Albertini che ha voluto questo. Sono contento, quando un premio arriva dai colleghi ha un valore immenso. E ora offrirò la cena a tutti, è un impegno che avevo preso coi colleghi". La Panchina d'Oro Calcio a 5 Femminile è di Gianluca Marzuoli del Montesilvano, alla seconda Panchina d'Oro consecutiva, quella del Calcio a 5 maschile di Fulvio Colini dell'Ital Service Pesaro. Panchina d'Argentino per la Serie B calcio femminile ad Alessandro Pistolesi dell'Empoli Ladies. Panchina d'Oro Serie A calcio femminile va poi a Betty Bavagnoli della Roma Femminile: "E' un premio che, dato dai colleghi, è un riconoscimento gradito. E' una gratificazione. Ringrazio il mio staff, le mie giocatrici, l'AS Roma. Il calcio femminile ha fatto un grande passo negli ultimi anni ma abbiamo fatto tante lotte, dalla mia generazione a quella successiva. Da due-tre anni la Federazione ha deciso di intraprendere un percorso importante con un progetto di investimento per il calcio femminile". Fabio Caserta della Juve Stabia si è aggiudicato la Panchina d'Oro per la Serie C: "Ci tengo a condividere il premio con lo staff e coi calciatori, veri protagonisti di un'annata straordinaria". Per quanto riguarda la Serie B, invece, il riconoscimento va a Fabio Liverani, artefice della promozione del Lecce: "Per me oggi è un orgoglio. Ho iniziato questa professione, questa passione da poco tempo. E' un punto di partenza, in futuro non voglio deludere chi mi ha votato. Grazie al Lecce, al mio staff, ai giocatori. L'unione fa la forza, senza una società, un gruppo di giocatori, un grande ambiente, non ci si arriva. La A per noi arriva dopo la C e la B insieme, sarebbe il terzo miracolo consecutivo...".

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