© www.imagephotoagency.itROMA - Gabriele Gravina, numero uno della Federcalcio, intervenuto ieri al programma di Bruno Vespa Porta a Porta, ha ribadito il sostegno alla proposta del ministro Spadafora di trasmettere le partite della Serie A in chiaro dopo la decisione di giocare a porte chiuse a cusa dell'emergenza coronavirus. Una proposta rispedita però al mittente dalla Lega Serie A. Gravina sulla decisione della Lega commenta: "Ha detto no perchè ci sono due vincoli: uno di tipo normativo e uno di rispetto per alcuni vincoli contrattuali che sono già stati assunti. La Lega insieme ai licenziatari ha tutti gli elementi per poter valutare in maniera approfondita. Certo, l'idea del ministro Spadafora, in un momento così importante e delicato per il nostro Paese, avrebbe dato un momento di maggiore distensione sociale, sicuramente ne abbiamo bisogno".
Spadafora chiede la Serie A in chiaro, ma la Lega dice no
Gravina: "Gli Europei? Ottimismo"
L'Italia, intanto, si prepara a ospitare i prossimi Europei di calcio. Un torneo itinerante che farà tappa nel Belpaese, allo stadio Olimpico, per quattro incontri, tra cui quello inaugurale in programma il 12 giugno tra Italia e Turchia. L'emergenza coronavirus, però, ha messo sugli attenti gli organizzatori. A tal proposito Gravina sottolinea: "Noi dobbiamo essere ottimisti. Il calcio ha posto al primo piano la tutela della salute, in secondo piano il valore della nostra competizione sportiva, in terzo il livello della sostenibilità perchè anche il calcio come settore economico sta soffrendo moltissimo". Intanto, il calcio riparte domenica a porte chiuse. "Noi ci siamo adeguati a quanto previsto dalle ordinanze del Governo. Abbiamo rispettato e abbiamo intenzione di rispettare le indicazioni che arrivano da uomini che hanno competenze specifiche in questo settore".