Ma in queste settimane di stop forzato, sono stati soprattutto i dirigenti laziali a punzecchiare la Juventus. L’ultima volta ieri, quando Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione biancoceleste, è intervenuto a Radio Punto Nuovo: «Alla Juventus lo scudetto dell’etica?», ha detto commentando le notizie sul taglio degli stipendi: «Sento odore di ipocrisia... In questo momento sembra che alcuni nascondano i reali interessi. La Juventus ha già un accordo con i propri calciatori per un taglio consistente che la mette a riparo su vari fronti. Il mondo del calcio avrebbe bisogno di un minimo di buon senso. La Juventus ha curato i propri interessi, un taglio di quella cifra riesce a riequilibrare o dare solidità al proprio bilancio. Magari se l’avesse concordato con le altre società e con i calciatori sarebbe diventata una misura erga omnes, così riguarda soltanto loro». Nei giorni precedenti aveva lanciato neanche troppo velate accuse ai bianconeri sul fatto di voler chiudere il campionato prima per poterlo vincere, visto che la classifica li vede in questo momento in testa. E nei giorni ancora precedenti aveva commentato causticamente le vicende riguardanti i giocatori bianconeri che avevano lasciato l’Italia.