© AG ALDO LIVERANI SASTre punti vitali per rimettersi in moto in campionato e far cadere l’amarezza per l’eliminazione di Europa League con lo United. Il Milan ha battuto 3-2 la Fiorentina al Franchi in una partita straordinaria dal punto di vista dello spettacolo: Pulgar e Ribery hanno reso vano il vantaggio di Ibrahimovic, poi Brahim Diaz e Calhanoglu hanno completato la rimonta e lanciato Pioli (che ha una partita in più) a -6 dall’Inter di Conte e a +4 sulla Juve di Pirlo, caduta clamorosamente in casa con il Benevento. Ora la sosta per riorganizzare al meglio le idee e andare ancora più forte, come ha dichiarato il tecnico rossonero nella conferenza stampa della vigilia.
Ibrahimovic apre le danze
Il Milan l’ha iniziata nel migliore dei modi, trovando la via del vantaggio dopo nove minuti con il timbro del solito Ibrahimovic, abilissimo a premiare il lancio di Kjaer direttamente delle retrovie. Ma la reazione della Fiorentina non si è fatta attendere: Pulgar ha firmato l’1-1 al 17’ battendo Donnarumma con una punizione capolavoro, Pezzella ha sfiorato di tacco il gol alla Mancini proprio sotto gli occhi del ct azzurro, presente in tribuna al Franchi. Primo tempo di notevole intensità, chiuso dal secondo legno di giornata (stavolta di Ibra su un cucchiaio pregiatissimo) e dal tiro a giro di Calhanoglu. Un po’ di sfortuna per Prandelli, costretto a fare a meno di Dragowski: il portiere è stato rimpiazzato da Terracciano per un problema alla caviglia.
Calhanoglu firma il gol dei tre punti
Il botta e risposta tra le due squadre è andato avanti anche nella ripresa. Ribery ha replicato all’altro ‘vecchietto’ in campo, superando senza alcun problema Donnarumma al 51’ dopo aver sfruttato l’ottimo lavoro di sponda di Vlahovic mentre Brahim Diaz ha avuto la meglio sugli sviluppi di un calcio d’angolo piazzando la zampata vincente al 58’. Pioli ha inserito Bennacer e Castillejo per Tonali e Saelemaekers, sfruttando il buon momento dei rossoneri che è proseguito con il tiro-cross di Ibra sul palo e con l’occasionissima di Theo Hernandez. Il premio è arrivato al 73’, quando il colpo da biliardo di Calhanoglu su un break di Kessie ha portato il Milan sul 3-2. Nel finale il forcing della Viola (dentro Callejon e Kouame) non ha portato al risultato sperato. Per Pioli tre punti d’oro prima della sosta riservata alle nazionali.