© ANSAUn contributo sugli ingaggi più alti di calciatori e tecnici per attutire le perdite provocate dalla pandemia, oltre al varo del primo contratto collettivo degli allenatori. Se ne è parlato ieri nel corso di una riunione a Roma tra Figc, Lega Serie A e Aic, tutte rappresentate al massimo livello da Gabriele Gravina, Paolo Dal Pino, Luigi De Siervo e Umberto Calcagno. L’incontro partiva dalla necessità di parlare del rinnovo dell’accordo collettivo dei calciatori in scadenza al 30 giugno. Ma la Lega ha voluto riproporre il tema del taglio degli stipendi, sul tavolo da quando il Covid-19 ha costretto a chiudere gli stadi, cancellando le entrate da botteghino.
Tagli e contributi
La Serie A chiede ai calciatori di rinunciare a due mensilità della stagione 2020-21. L'intesa potrebbe essere trovata scendendo a un mese. A prescindere da questi tagli, la Serie A chiede un contributo supplementare a calciatori e allenatori più pagati in modo da lasciare nelle casse dei club una parte dei loro maxi-ingaggi. La Lega non ha quantificato la soglia economica oltre la quale un tesserato sarebbe considerato super-pagato. È stato chiesto al sindacato calciatori di fare una proposta. Se ne riparlerà nel prossimo Consiglio Federale dove si discuterà anche dell'introduzione dell'accordo collettivo tra Serie A e allenatori.
Il caso Antonio Conte
La Lega è disponibile a parlarne, visto che ci sono temi importanti per i club, stanchi di pagare laute buonuscite ai tecnici in uscita, come fatto dall’Inter con Antonio Conte. Ieri non era possibile approfondire perché alla riunione non era presente l’associazione allenatori di Renzo Ulivieri. Ma la strada è tracciata.
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