Sampdoria-Juve 1-3: Morata show, Allegri a -1 dal Napoli

Cattiva, solida, matura e sempre più convinta della propria forza: la trasfigurazione rispetto all'inizio della stagione è totale e la crescita segue una progressione continua e, apparentemente, inarrestabile
Sampdoria-Juve 1-3: Morata show, Allegri a -1 dal Napoli© ANSA

GENOVA - Il modo e la tempistica con cui la Juventus torna padrona della partita nel momento in cui la Sampdoria coltiva l'illusione dell'impresa parlano chiaro su cosa è diventata la squadra di Massimiliano Allegri. Cattiva, solida, matura e sempre più convinta della propria forza: la trasfigurazione rispetto all'inizio della stagione è totale e la crescita segue una progressione continua e, apparentemente, inarrestabile. Resiste il cliché di descriverla come brutta, speculatrice o cortomusista e come tutti i cliché andrebbe ripesato e ripensato, perché la Juventus di Marassi controlla la partita, crea (soprattutto nel secondo tempo) parecchie occasioni, impone una fase difensiva mostruosa e porta a casa una vittoria sofferta solo per due minuti, quello che separano il gol del 2-1 della Samp al prepotente 3-1 di Morata. Può e deve migliorare questa Juventus, che ha ancora limiti nella precisione sulla trequarti, ma oggi si staglia la prestazione di Arthur, che sembra posizionarsi via satellite per la precisione con la quale si trova al posto giusto nel momento giusto, per interrompere l'azione avversaria e far ripartire la Juventus. La crescita del brasiliano segue lo stesso grafico della squadra: probabilmente non è un caso.

Tra Champions e sogni

E così la Juventus si conferma la squadra più in forma da dicembre in poi (se il campionato fosse iniziato con Salernitana-Juventus del 30 novembre, i bianconeri sarebbero in testa con 30 punti), la più costante di un campionato bizzarro in cui i bianconeri si ritrovano a ridosso della lotta scudetto, mettendo pressione a quelle davanti e godendosi una qualificazione Champions che diventa più salda di giornata in giornata. La partita con la Sampdoria evidenzia il collettivo bianconero e se Arthur spicca, Morata è decisivo, Szczesny salvifico, è il gruppo che si compatta, capisce che è una partita da vincere a ogni costo e si fa trovare sempre unito, grazie ai sacrifici di Locatelli, alla cattiveria agonistica di De Ligt, all'intelligenza di Danilo e ai silenziosi progressi di Rugani. Poche stelle (Vlahovic entra nella ripresa e, nonostante due occasioni, non esplode) e tanta unità, nella più antica tradizione juventina.

Due gol con un tiro

Fa abbastanza impressione, al termine del primo tempo, vedere la Juventus in vantaggio per 2-0 con un solo tiro nello specchio, ma le statistiche raccontano una parziale verità: è vero, la squadra di Allegri non riesce a impegnare Falcone, ma spesso per un'imprecisione o per un tocco in più di Morata o Kean. Insomma, non è che la Juventus non abbia attaccato, anzi nel primo quarto d'ora aggredisce la gara senza che la Samp riesca a uscire. Al 23', per esempio, Cuadrado fugge sulla destra, riesce ad arrivare bene al cross a raggiungere Kean che potrebbe appoggiare comodo in rete, ma viene anticipato dal tentativo disperato di Yoshida ed l'autogol che fissa l'1-0. A quel punto esce la Samp, pungente e mordace, ma sovrastata dalla fase difensiva della Juventus, spietata nel concedere solo un tiro ravvicinato a Sensi e uno da fuori a Candreva, entrambi respinti da Szczesny. E mentre la Samp sfoga la sua reazione, i bianconeri colpiscono in contropiede: Kean al 33' si inserisce in area e quando sta per caricare un tiro a botta sicura, subisce un tamponamento di una certa violenza da parte di Colley: il rigore è ineccepibile e viene trasformato da Morata al 34'.

Padroni della gara

Nella ripresa la Juventus prende definitivo possesso della partita, con un controllo dittatoriale del pallone (Arthur fondamentale) che porta a un paio di occasioni da gol (Kean prima e due di Vlahovic) e un certo predominio, interrotto dal rigore concesso alla Sampdoria dopo che il Var pizzica un tocco di gomito di Rabiot su cross di Candreva. Sul dischetto va Candreva e Szczesny para in modo spettacolare, buttandosi sulla sua destra e respingendo con la mano di richiamo. Dopo i due parati contro la Roma (all'andata e al ritorno), è il terzo penalty annullato dal polacco in questo campionato, iniziato in modo barcollante e solidamente raddrizzata. contro la Samp lo frega solo Morata a sei minuti dalla fine, deviando con la schiena una punizione di Sabiri che mai sarebbe entrata e invece prende una traiettoria imparabile. Il 2-1 regala l'illusione dell'impresa ai blucerchiati, ma è lo stesso Morata a rimediare, incornando il cross perfetto di Locatelli due minuti dopo. Una reazione violenta, quella della Juventus, che si riprende la partita e tre punti che pesano ancora tantissimo in chiave qualificazione Champions e mettono una certa ansietta alle tre davanti.

SAMPDORIA-JUVE, TABELLINO E STATISTICHE

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