Napoli-Juventus, l'incredibile statistica: ecco cosa non accade da quasi 33 anni!

Tifosi ed addetti ai lavori di fede azzurra temono 'aiutini' per i bianconeri: la realtà, però, è molto diversa...

"Cosa temo da qui allo Scudetto? Da tifoso: che non ce lo facciano vincere. Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord". Con largo anticipo, Roberto Saviano aveva acceso il big match tra Napoli e Juventus in programma questa sera allo stadio Diego Armando Maradona, con i ragazzi di Spalletti avanti di sette lunghezze sui bianconeri di Max Allegri. Una filosofia largamente condivisa da tifosi ed addetti ai lavori di fede azzurra, che trova però scarso sostegno dalle statistiche. Un esempio? Basti pensare che - in una super sfida disputata nel capoluogo campano - la Juve non beneficia di un calcio di rigore a favore addirittura dal 25 marzo 1990 (per fallo di Baroni su Rui Barros), per giunta ininfluente ai fini del risultato: De Agostini accorciò le distanze dopo la doppietta del Pibe de Oro, quindi Francini fissò il risultato sul definitivo 3-1.

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Napoli-Juventus, il precedente 'pericoloso'

Di lì in avanti sono state disputate 26 partite di campionato al San Paolo/Maradona tra Napoli e Juventus, con 10 affermazioni bianconere e 9 azzurre, cui si aggiungono 7 pareggi. La più famosa, per i sostenitori del club torinese, è certamente quella del 27 ottobre 2007, terminata - anche in questo caso - con il punteggio di 3-1 in favore dei padroni di casa: vantaggio di Del Piero, pareggio di Gargano ed uno-due campano con altrettanti, contestatissimi calci di rigore, trasformati entrambi da Domizzi ed assegnati dall'arbitro Bergonzi nonostante le evidenti simulazioni prima di Lavezzi, poi dell'ex Zalayeta.

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"Cosa temo da qui allo Scudetto? Da tifoso: che non ce lo facciano vincere. Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord". Con largo anticipo, Roberto Saviano aveva acceso il big match tra Napoli e Juventus in programma questa sera allo stadio Diego Armando Maradona, con i ragazzi di Spalletti avanti di sette lunghezze sui bianconeri di Max Allegri. Una filosofia largamente condivisa da tifosi ed addetti ai lavori di fede azzurra, che trova però scarso sostegno dalle statistiche. Un esempio? Basti pensare che - in una super sfida disputata nel capoluogo campano - la Juve non beneficia di un calcio di rigore a favore addirittura dal 25 marzo 1990 (per fallo di Baroni su Rui Barros), per giunta ininfluente ai fini del risultato: De Agostini accorciò le distanze dopo la doppietta del Pibe de Oro, quindi Francini fissò il risultato sul definitivo 3-1.

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