Tiri da fuori e colpi di testa in via d'estinzione: i gol in Serie A

La castagna da fuori area? Scordatevela. La superiorità sul colpo di testa del centravanti? Osimhen, poi il vuoto. È il quadro della nostra Serie A, e di come probabilmente sta cambiando il gioco del calcio impattando sui numeri e sui gol. Guardando ad esempio il nostro campionato, la top 3 dei marcatori è formata da Victor Osimhen, Lautaro Martinez e Ademola Lookman, per un totale di 43 gol: di questi solo 8 sono stati messi a segno di testa e solo 3 da fuori area. La fotografia delle reti italiane? I bomber segnano quasi sempre nei sedici metri.

Osimhen padrone dell'area e dell'aria

Victor Osimhen sta trascinando il Napoli verso il terzo scudetto della sua storia: la classifica marcatori parla chiaro e vede la punta nigeriana comandare con 18 gol all'attivo. Colpiscono due cose: la totale assenza di gol da fuori area e il suo primato aereo assoluto con le sue cinque reti. Dominatore dell'area e dell'aria, e con un riconoscimento in più da appuntarsi sul petto in attesa dello scudetto: nessun rigore.

Da fuori area non si tira (quasi) più: sorpresa Okereke

Nella top 10 dei marcatori del nostro campionato nessuno ha segnato più di due reti da fuori area: oltre ad Osimhen, anche Ciro Immobile è a quota zero dalla lunga distanza. Per scovare i migliori tiratori da fuori area, dobbiamo arrivare in 17esima posizione dove troviamo Teun Koopmeiners, centrocampista dell'Atalanta con 6 gol totali di cui 3 da fuori, così come Lazar Samardzic dell'Udinese. E parliamo anche di punizioni. Per Origi e Marin 100% oltre i sedici metri, due gol su due. La punta più prolifica dalla lunga distanza? A sorpresa troviamo David Okereke, attaccante della Cremonese, con 5 gol totali di cui 3 da fuori area.

Colpi di testa? Occhio ai difensori goleador

Pochissimi anche i gol di testa, ancora meno di quelli da fuori area, sintomo che si crossa poco (se non da calcio piazzato) e che comunque le palle in area vengono messe basse. A svettare in questa classifica, come già abbiamo anticipato, è Victor Osimhen con 5 gol, seguito da Tammy Abraham della Roma che di testa ne ha siglati 3. Poi la fanno da padrone i difensori: Ibanez, Baschirotto, Smalling finora hanno fatto 3 su 3. Solo Lautaro, Dzeko e Giroud sono le altre punte riuscite a farne almeno 2 (e Simeone, segno che per il Napoli è un modo di attaccare chiaro) mentre tra i centrocampisti il più prolifico è Felipe Anderson della Lazio, anche lui a quota 2. A quota 2 anche tanti altri difensori, da Milenkovic a Posch e Bijol. Proprio l'austriaco del Bologna, in prestito dall'Hoffenheim, è primatista anche della classifica dei difensori goleador: lui e Carlos Augusto, terzino sinistro del Monza, sono gli unici finora a quota 4.

Rigori? Gli specialisti della Serie A

La quasi totalità dei gol avviene da dentro l'area di rigore (il 100% ad esempio del capocannoniere Osimhen). E dal dischetto? I top dagli 11 metri sono Ademola Lookman dell'Atalanta con 3 rigori segnati a pari merito con Marko Arnautovic del Bologna. A quota 2 in tanti: Pessina per il Monza, Berardi per il Sassuolo, Pellegrini e Dybala per la Roma, Politano per il Napoli, e ancora Nzola, Immobile, Koopmeiners...

Come segna la Juve

Nonostante un periodo d'assenza causa infortunio, Dusan Vlahovic è tuttora il capocannoniere della Juventus in campionato. Il suo bottino stagionale in Serie A, per ora, recita: 8 gol realizzati di cui 4 da piazzati, 2 rigori e due punizioni contro Roma e Spezia nelle gare del girone di andata. Subito dietro spiccano le 6 reti di Arek Milik, in prestito dall'Olympique Marsiglia: la punta della nazionale polacca le ha realizzate quasi tutte in area di rigore, tranne la punizione che ha regalato i tre punti ad Allegri in extremis contro la Cremonese. A completare il reparto offensivo ci sono i 5 gol di Kean e i 4 di Di Maria, tra cui uno su calcio di rigore. A centrocampo troviamo le 4 reti di Rabiot: il francese è la rivelazione di quest'anno giocato a livelli ben più alti di quelli a cui ci aveva abituato. A quota 2, invece, abbiamo Danilo, Fagioli e Kostic: una menzione particolare va fatta proprio all'ala serba che è diventata fondamentale nel gioco dei bianconeri con i suoi 6 assist. Quello che manca alla Juventus sono invece le reti dalla difesi centrali di difesa: Bonucci e Bremer sono infatti fermi a quota 1 gol.