Il Medioevo che affossa l’eccellenza: diritti tv e caso Juve

Calcio bloccato: vertici federali preoccupati per il deprezzamento del prodotto
Il Medioevo che affossa l’eccellenza: diritti tv e caso Juve© LaPresse/Aldo Liverani/Getty

Adesso sono tutti preoccupati. E fanno bene. Forse avrebbero fatto meglio a preoccuparsi un po’ prima di sbattere il muso contro un’offerta della metà di quanto richiesto per i diritti tv. Certo, il presidente federale, il presidente della Lega Serie A e non solo loro hanno certamente avuto problemi più urgenti per rendersi conto che il prodotto del calcio italiano si stava vertiginosamente deprezzando: per esempio, osservare la giustizia sportiva flagellare la credibilità del campionato con qualche picco farsesco; oppure impedire, a vario titolo e in vari modi, che le riforme necessarie venissero varate; o, ancora, consentire ai presidenti di sperperare i ricavi in procuratori avidi, giocatori brocchi e allenatori esonerati, invece di investirli nella costruzione di stadi più moderni.

Il masochismo del calcio italiano

È sorprendente lo straordinario senso del masochismo che ispira il calcio italiano. D’altra parte il nostro è un calcio medioevale, nel senso letterale del termine. Perché è completamente incapace di fare sistema, troppo impegnato ad alimentare una feroce lotta fra comuni, nella quale bastano pochi chilometri di distanza per odiarsi in modo completamente insensato e trasformando la rivalità in fine ultimo della propria esistenza. Ma nello stesso tempo riesce a esprimere i suoi Lorenzo De Medici, i suoi Leonardo o i suoi Dante, vette di genio calcistico che consentono, per esempio, di raggiungere le tre finali europee, tanto belle quanto estemporanee e certamente non frutto di progettualità condivisa, perché tutti fissano i confini del mondo alle proprie mura.

Il caso Juventus

Su una cosa, il calcio italiano, riesce occasionalmente a mettersi d’accordo: nel decidere che la Juventus, il più grande e potente dei comuni, va bastonato in qualche modo. Di solito si trova grande consenso un po’ in tutte le sedi: istituzionali e mediatiche. Chissà se c’entra l’invidia, l’atavica antipatia che genera il successo nel nostro Paese o, ancora, quel sorprendente senso del masochismo. Perché, guarda un po’, la Juventus è poi quella che genera più valore di tutti e se uno straccio di offerta per i diritti tv viene proposta è perché è ancora la squadra con il maggior numero di tifosi e quella che genera più audience e, quindi, denaro per il sistema. Ma a qualcuno interessa il sistema? La storia ci insegna che verso la fine del Medioevo è iniziato il Rinascimento. Non ci resta che piangere. E aspettare.

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