Solo 33 giocatori su 100 sono azzurrabili. Ius soli sportivo: il Palazzo ascolti Malagò

Dopo il flop dell'Under 21, ricicciano le considerazioni post delusioni mondiali 2018 e 2022. In sette anni, gli italiani in A sono passati dal 45% al 33,7% : il N.1 del Coni ha ragione
Solo 33 giocatori su 100 sono azzurrabili. Ius soli sportivo: il Palazzo ascolti Malagò© Getty Images

Il dato è impietoso e stamane l'ha analizzato con acume Fabio Riva sulle colonne di Tuttosport, dopo il flop dell'Under 21 agli Europei, perdurando il digiuno che dura dal 2004 (e alle Olimpiadi nel calcio siamo assenti dal 2008), amaramente incassato dopo le due mancate qualificazioni alla fase finali dei mondiali 2018 e 2022,  È assodato: l'Italia non è un Paese per giovani, anche nel football. Troppi club non puntano sulla valorizzazione dei settori giovanili, se è vero, com'è vero, che in sette anni gli azzurrabili in Serie A sono passati dal 45% al 33,7%. 

In Inghilterra, Francia e Spagna i selezionabili per la massima rappresentativa giocano molto di più nella propria squadra: rispetto al 5,9% dei minuti collezionati dai ragazzi cresciuti nei vivai tricolori, si passa all'11,2 % della Premier, al 12,4% della Ligue 1 e al 17,3 % della Liga. In A, brillano soltanto Roma (18%), Atalanta, Torino, Juve e Monza (tutte e quattro fra l'11 e il 15%).

Europeo Under 21, Italia fuori ma grazie Ceferin per lo scandalo Var

Malagò sullo Ius soli

Ha detto bene Giovanni Malagò a Dazn: "Il calo demografico ha causato la perdita di 5 milioni di italiani in età compresa fra i 18 e i 35 anni: salvo rare eccezioni, sono coloro  che vanno alle Olimpiadi. Se non succede qualcosa di diverso, da Parigi in poi certi risultati ce li scordiamo". Ecco perché lo ius soli sportivo assicurerebbe atleti promettenti nelle fila della Nazionale e accelererebbe il procedimento burocratico dei neodiciottenni figli di stranieri in Italia: “Dobbiamo fare in modo che lo ius soli sportivo dia in automatico questo riconoscimento”, ha affermato il capo dello sport italiano, certo che, se così fosse,  la situazione azzurrabili, in ogni disciplina, cambierebbe radicalmente.  "I miei colleghi del Cio mi chiedono sempre come faccia l'Italia a vincere tutte queste medaglie per copiare il nostro modello, ma io rispondo sempre: è impossibile - ha confidato Malagò -. Oggi siamo colossi senza sport a scuola e nelle università, ma ci riusciamo perché c'è molta competenza. I nostri fenomeni sono le asd, integrate con ssd, le società dilettantistiche, tuttavia questo non è un sistema mutuabile e vive grazie a un equilibrio sottile. Se non arriva linfa fresca, è impossibile continuare a fare i nostri risultati. Servono politiche, più spinte possibile, per accelerare la demografia, anche perché il beneficio non lo ricavi domattina. Tema immigrazione? Io mi sto battendo come un pazzo per lo ius soli sportivo". Tocca al Palazzo, della politica e del calcio, capire che non c'è più tempo da perdere. Ne è già stato perso sin troppo e i risultati si vedono.

Italia, le colpe hanno molti padri. Ma ora si agisca

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Serie A, i migliori video