Capello: "Mani addosso con Gullit e Cassano"
Difficili le relazioni con alcuni giocatori gestiti in carriera dal tecnico friulano: "Con Gullit e Cassano ci siamo alzati le mani addosso. Il termine cassanata lo coniai io: prima delle partite ordinava sempre le patatina fritte, una cosa intollerabile. Ma mi arrabbiavo più con il cuoco che con lui". In Spagna, oltre a quello col talento barese, non semplice fu il rapporto con Ronaldo: "Nel febbraio del 2007 decisi che Ronaldo doveva andare via dal Real Madrid: gli piacevano le feste, coinvolgeva il resto del gruppo. Capitò che Van Nistelrooij mi disse che lo spogliatoio puzzava di alcol, ed era vero. Ronaldo in quel periodo pesava 94 kg, quando vinse il Mondiale nel 2002 ne pesava 82... Una volta Berlusconi mi chiamò per consigliargli un acquisto, gli dissi di non prendere Ronaldo perché gli interessavano le feste, le donne. Lui mi ringraziò, ma il giorno dopo lessi che Ronaldo andava al Milan!". A proposito di Milan, un errore la seconda esperienza da allenatore in rossonero: "Chiesi a Florentino Perez di liberarmi dal Real Madrid, tornai perché ero riconoscente nei confronti di Berlusconi, ma fu un errore, il più grande della mia vita: a Milano sbagliai tutto. Quel campionato fu terribile, ma da quella stagione imparai molto".