CAGLIARI - Termina 2-1 la sfida tra Cagliari e Genoa, con vantaggio sardo firmato da Viola - appena entrato in campo - al 48', risposta ligure con il solito Gudmundsson soli tre giri di lancetta più tardi e nuovo sorpasso con Zappa al 69'. I padroni di casa di Claudio Ranieri, alla seconda vittoria e al terzo risultato utile consecutivi, si portano provvisoriamente fuori dalla zona retrocessione della classifica di Serie A con 9 punti raccolti in 11 partite di campionato, gli ospiti di Alberto Gilardino restano invece fermi a quota 11.
Gudmundsson risponde a Viola
Alla Sardegna Arena va in scena un match vibrante, con entrambe le formazioni in campo che si alternano repentinamente nelle fasi di predominio. La prima mezz'ora scorre via velocemente senza particolari sussulti, poi si accende a cavallo dell'intervallo. Al 36' la prima occasionissima è di matrice genoana, con Vasquez che, ben imbeccato da Gudmundsson, centra in pieno la traversa, mentre 3' più tardi il messicano, almeno secondo l'arbitro, subisce fallo poco prima del vantaggio - pertanto annullato - a Luvumbo. I ritmi non si placano nella ripresa e Viola, appena inserito da Ranieri al posto di Mancosu, firma l'1-0 del Cagliari al 48' concludendo con un imparabile mancino una pregevole discesa di Oristanio. A Gudmundsson, però, bastano tre giri di lancetta per rimettere le cose a posto: l'islandese sfrutta una respinta da terra con la nuca di Dossena e spedisce la sfera sotto l'incrocio con un'incredibile volée. Il tempio sardo non smette un secondo di incoraggiare i propri beniamini, che ripartono a testa bassa alla ricerca della seconda vittoria consecutiva, dopo quella rocambolesca ottenuta 4-3 in rimonta a Frosinone: a infiammare i tifosi, dopo il miracolo di Martinez su Luvumbo (56'), ci pensa Zappa, che al 69' riporta i suoi avanti massimizzando il lavoro di Petagna. All'87', poi, un fuorigioco di Azzi porta alla mancata concessione di un rigore su Petagna che sarebbe stato netto e che avrebbe fatto calare - con qualche minuto di anticipo - il sipario sulla sfida. Il brasiliano, quindi, si divora il tris una manciata di secondi più tardi, strozzando troppo il proprio destro sul primo palo, mentre al 90' Dragusin e al 92' Puscas vanno a un passo dal pari.