Decreto Crescita, salta proroga per i calciatori: la nota della Lega Serie A

Secondo quanto riportato dall'Ansa sarebbe saltata la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi: cosa cambierebbe per il nostro campionato
Decreto Crescita, salta proroga per i calciatori: la nota della Lega Serie A© LAPRESSE

Salta la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall'estero, contenuta inizialmente nel decreto crescita. A quanto spiegano all'Ansa fonti di governo, dopo una "accesa discussione" in Cdm è saltata la proroga, quindi resterà la stretta che scatterà da gennaio, introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale.

Cosa cambia in Serie A

Sul fronte Decreto Crescita il calcio italiano incassa il duro dietrofront dell'esecutivo. Una pessima notizia per le squadre di Serie A, che contavano di utilizzare la prossima sessione di mercato invernale per approfittare ancora delle agevolazioni per operazioni in entrata o per prolungare alcuni contratti in scadenza. A partire dal 1 gennaio 2024 le squadre italiane non potranno più utilizzare agevolazioni per gli stipendi e gli ingaggi dei calciatori in arrivo dall'estero, con le strategie di mercato che saranno fortemente influenzate da questa decisione.

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Decreto Crescita, la nota della Lega Serie A

La Lega Serie A, con una nota ufficiale, annuncia che "prende atto con stupore e preoccupazione delle indiscrezioni di stampa circolate in serata relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi. Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga, come anche illustrato in maniera puntuale e dettagliata in una nota inviata al Governo nei giorni scorsi, produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l'erario".

"Dal momento che la proposta di proroga aveva ottenuto il via libera tecnico per essere presentata in Consiglio dei Ministri, il fatto che alla fine sarebbe stata esclusa lascia supporre che sia prevalsa per l'ennesima volta una visione del calcio professionistico distorta e viziata da luoghi comuni fallaci: una visione che purtroppo non tiene conto dello straordinario ruolo economico, oltre che sociale e culturale, che ricopre questo comparto industriale in Italia. Qualora l'esito del Consiglio dei Ministri venisse confermato, la Serie A auspica che il Parlamento possa correggere questo errore che danneggia non solo il calcio italiano, ma tutto lo sport e il suo considerevole indotto".

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Salta la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall'estero, contenuta inizialmente nel decreto crescita. A quanto spiegano all'Ansa fonti di governo, dopo una "accesa discussione" in Cdm è saltata la proroga, quindi resterà la stretta che scatterà da gennaio, introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale.

Cosa cambia in Serie A

Sul fronte Decreto Crescita il calcio italiano incassa il duro dietrofront dell'esecutivo. Una pessima notizia per le squadre di Serie A, che contavano di utilizzare la prossima sessione di mercato invernale per approfittare ancora delle agevolazioni per operazioni in entrata o per prolungare alcuni contratti in scadenza. A partire dal 1 gennaio 2024 le squadre italiane non potranno più utilizzare agevolazioni per gli stipendi e gli ingaggi dei calciatori in arrivo dall'estero, con le strategie di mercato che saranno fortemente influenzate da questa decisione.

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