"Non sopportiamo più tutto". Così Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A e B, oggi al centro tecnico di Coverciano dove è in corso il raduno degli arbitri della Can. Rocchi è tornato sulle polemiche sugli episodi di Inter-Verona, che hanno poi portato alla sospensione del direttore di gara Fabbri e del Var Nasca. "Le insinuazioni sul cambio di designazione per Inter-Verona sono state registrate e girate agli avvocati dell'ufficio legale dell'Aia. Perché adesso iniziamo a non sopportare più qualunque cosa venga detta. Sentiamo parlare di mancanza di rispetto, ma il rigore poi non l'hanno sbagliato Nasca o Fabbri. Con le buone o con le cattive, gli arbitri devono farsi rispettare. Non lo sopportiamo più. Nessuno creda che vociare a caso serva per ottenere risultati. Più che ammettere gli errori cosa dobbiamo fare? Ci sono grandissimi prospetti in questo gruppo ma quando investi nei giovani ci vuole tempo" ha detto il designatore.
Rocchi ha fatto poi un appello alla Giustizia Sportiva: "Chiedo alla giustizia sportiva di essere dura. Non possiamo essere i Carabinieri che vanno in campo e poi certa gente là in campo la rivediamo. Il Var lo stiamo sciupando noi come sistema. Deve essere una cosa evidentissima, sfuggita all'arbitro ma ora si chiede sempre di più l'intervento della televisione". "Chiedo ai tesserati di avere un atteggiamento diverso nei confronti degli arbitri e alla giustizia sportiva di essere davvero dura" ha aggiunto Rocchi, che ha stigmatizzato in particolare quanto accaduto nel corso del recente derby di Coppa Italia tra Lazio e Roma, "dove in campo c'era uno dei migliori arbitri che è stato insultato".