Inter-Venezia, gol annullato a Sverko al 98’ con il Var: cosa è successo

Il difensore croato, con l'ausilio di Bisseck, firma l'1-1 a tempo scaduto: la gioia dei lagunari, però, è presto soffocata dall'intervento della tecnologia. Di Francesco: "Fallo non evidente"
Inter-Venezia, gol annullato a Sverko al 98’ con il Var: cosa è successo

MILANO - Clamoroso finale allo stadio Giuseppe Meazza di Milano nel match tra Inter e Venezia. Con i padroni di casa avanti di una rete, firmata da Lautaro Martinez, i lagunari di Eusebio Di Francesco trovano un insperato pareggio sul gong del settimo minuto di recupero concesso dall'arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi. Tutti i componenti della panchina invadono il campo per festeggiare, ma è tutto inutile: la direttrice di gara annulla il gol dopo un lungo check del Var.

Inter-Venezia, cosa è successo sull'1-1 al 98'

Su un ultimo, disperato cross dalla corsia sinistra, non è evidente se a segnare sia Sverko o se, al contrario, sia Bisseck a trafiggere involontariamente il proprio portiere, Sommer. Quel che è certo, però, è che la tecnologia interviene per un presunto tocco del difensore croato del Venezia con il pugno, seppur dalle immagini non sia chiaro se il contatto con la sfera, che rimbalza poi più volte tra i due corpi prima di depositarsi in rete, avvenga con la nuca o con il braccio. Ma tanto basta per indurre il Var a comunicare alla Ferrieri Caputi di non convalidare l'1-1 ospite.

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Le parole di Marelli

"Rete del Venezia correttamente annullata, è una decisione oggettiva. Non si può toccare il pallone con la mano e nell'immediatezza segnare una rete, a prescindere dalla volontarietà. Basta la comunicazione del Var, non serve on field review. Ci sarebbe stato anche da valutare il fallo su Bisseck ma l'immagine certifica il fallo di mano, è una valutazione oggettiva e il gol non può essere convalidato. Dal retroporta l'immagine è chiara": secondo l’ex arbitro Marelli ai microfoni di Dazn l’episodio è da punire, in verità neanche con numerosi replay si riesce a chiarire con certezza se ci sia infrazione.

Le parole di Di Francesco

"Non penso il tocco di braccio sia così evidente come descritto, ma se il regolamento dice questo non voglio andare contro l'arbitraggio. Non credo che il fallo sia evidente, la gestione arbitrale generale di stasera credo sia stata più dall'altra parte per tutta la partita, ma comunque non voglio discutere di questo e fare i complimenti alla mia squadra. Siamo riusciti a creare 3/4 palle gol che sono state determinanti. La prestazione? La transizione è la più grande qualità dell'Inter. A volte si può essere bravi quanto si pare ma poi si fa difficoltà a fare la partita. Spesso li abbiamo favoriti, ma ci può stare. Io avevo messo in conto alcuni rischi, ma paradossalmente abbiamo preso gol in un'azione in cui eravamo schierati molto bene. Potevamo marcare meglio, ma allo stesso tempo abbiamo avuto delle opportunità importanti per fare gol. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara, ma siamo stati timidi. Stankovic? Filip ha tranquillità, oggi ha fatto la miglior prestazione da quando gioca titolare. Mi è piaciuto perché ha dato serenità e sicurezza fino alla fine. Questa squadra sta lavorando in una certa direzione e lui la sta interpretando al meglio", le parole del tecnico del Venezia Eusebio Di Francesco ai medesimi microfoni.

 

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MILANO - Clamoroso finale allo stadio Giuseppe Meazza di Milano nel match tra Inter e Venezia. Con i padroni di casa avanti di una rete, firmata da Lautaro Martinez, i lagunari di Eusebio Di Francesco trovano un insperato pareggio sul gong del settimo minuto di recupero concesso dall'arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi. Tutti i componenti della panchina invadono il campo per festeggiare, ma è tutto inutile: la direttrice di gara annulla il gol dopo un lungo check del Var.

Inter-Venezia, cosa è successo sull'1-1 al 98'

Su un ultimo, disperato cross dalla corsia sinistra, non è evidente se a segnare sia Sverko o se, al contrario, sia Bisseck a trafiggere involontariamente il proprio portiere, Sommer. Quel che è certo, però, è che la tecnologia interviene per un presunto tocco del difensore croato del Venezia con il pugno, seppur dalle immagini non sia chiaro se il contatto con la sfera, che rimbalza poi più volte tra i due corpi prima di depositarsi in rete, avvenga con la nuca o con il braccio. Ma tanto basta per indurre il Var a comunicare alla Ferrieri Caputi di non convalidare l'1-1 ospite.

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