MILANO - Si è tenuta ieri mattina a Roma al Foro Italico la 1.156a riunione della Giunta Nazionale Coni che ha aperto i lavori appro- vando il verbale della precedente riunione del 25 ottobre. Fra i punti comunicati dal presidente Giovanni Malagò, l’approvazione dello statuto della Federcalcio dopo che l’assemblea federale del 4 novembre aveva votato la modificata del suddetto statuto della Figc. Novità che avevano portato a una frattura fra il presidente federale Gabriele Gravina, che aveva proposto le modiche allo statuto ottenendo una larga maggioranza (83.3%), e la Lega Serie A che non avevano dato il proprio sì (8 contrari e 12 astenuti). Con il nuovo statuto, come noto, cambieranno i pesi elettorali nel corso del Consiglio Federale con la Serie A, per esempio, che passerà da 3 a 4 consiglieri e avrà un peso elettorale del 18%.
La Lega di A si era spaccata sul documento: 11 club avevano detto no al ricorso
Con questa riforma la Serie A acquisirà maggiore autonomia e potere di veto nelle materie che la riguardano (unica Lega a mantenerla); non manterrà invece l'autonomia sui controlli sulle squadre (ormai affidate a un'autorità indipendente). All'epoca dei fatti la Serie A, comunque contrariata, si era presa del tempo per capire se fare ricorso, ma una settimana fa la Lega si è confermata spaccata con undici società (fra cui Atalanta, Bologna, Fiorentina, Inter, Juventus e Roma) che attraverso delle lettere avevano detto no al ricorso, portando così l’assemblea a decidere di aspettare che fosse il Coni ad esprimersi sullo statuto. E ieri il Coni, come detto, ha approvato le modifiche. Adesso i club di Serie A torneranno a riunirsi domani e fra i punti all’ordine del giorno ci sono anche i temi federali.