TORINO - Come scritto ieri, il rumor di poter vedere Alessandro Del Piero prossimo presidente della Federcalcio con le elezioni indette per il 3 febbraio 2025 sta innescando un’eco non proprio trascurabile. L’icona della Juventus, giocatore con maggior numero di presenze e gol nella storia bianconera, pur avendo un Dna 100% bianconero, grazie alla sua storia calcistica improntata al massimo rispetto dell’avversario e delle regole, avrebbe lo status per risultare comunque trasversale e rappresentativo del sistema calcio italiano. L’aver contribuito con la maglia azzurra a vincere il Mondiale del 2006 in Germania, poi, una ciliegina con il suo perché. Chiaro che per i calciatori sarebbe la vittoria agognata, riuscire finalmente a far sedere sulla poltrona più prestigiosa qualcuno che il pallone lo ha saputo prendere a calci, e che calci...
Del Piero presidente Figc: il pensiero di Bergomi
Ma si sa, la politica segue altre logiche, per cui bisognerà fare attenzione a equilibri e dinamiche assortite. Il fatto poi che lo stesso Alex non abbia voluto rilasciare nessun commento al fatto di poter essere proposto come la clamorosa sorpresa, fa riflettere sulla sua eventuale disponibilità ad abbandonare gran parte delle sue attuali attività che lo vedono impegnato come imprenditore e testimonial per diverse e aziende e gettarsi a capofitto nel reticolato di tunnel che fa da base al nostro calcio. Nella giornata di ieri molti giocatori hanno manifestato il proprio gradimento a un eventuale Del Piero presidente. Da Beppe Bergomi, "Alex lo conosco bene perché lavoriamo insieme a Sky. So qual è il suo pensiero e so come vede il calcio. È un ragazzo preparato, e ha voglia di far bene. Se la notizia fosse vera sarebbe ottimo, perché è un personaggio di spessore e di cultura. La accoglierei bene, è pronto", a Bruno Giordano "Per come la vedo io, nel calcio ci dovrebbe essere gente che ha vissuto lo spogliatoio e conosce la mentalità dei calciatori".