I suoi dribbling sulla fascia hanno fatto innamorare milioni di tifosi tra gli anni Ottanta e Novanta. Dopo essere cresciuto ed esploso nell’Atalanta Roberto Donadoni passa nell’estate del 1986 al Milan, diventando il primo grande colpo di mercato targato Silvio Berlusconi e vincendo tutto in rossonero. Chi meglio di lui per giocare in anteprima la sfida di stasera al Gewiss Stadium.
Che gara si aspetta? «Sicuramente una bella partita tra due squadre che giocano in maniera propositiva. L’Atalanta ormai non mi sorprende più e sta dimostrando anche quest’anno di essere una grande squadra. Per il Milan sarà un test importante per capire molte cose, visto che finora i rossoneri sono stati altalenanti nelle prestazioni. Non a caso sono staccati in classifica a causa della mancanza di continuità nei risultati».
A Bergamo i tifosi sognano il tricolore: la Dea può riuscire nell’impresa di riportare lo scudetto in provincia? «Ormai l’Atalanta è indubbiamente una delle migliori squadre italiane e anche a livello internazionale hanno fatto un grande percorso, coronato dalla conquista dell’Europa League. Non hanno, a differenza degli altri, l’assillo di dover vincere il campionato per forza, ma tutte le potenzialità per giocarsela fino in fondo».
Il segreto della Dea è Gasperini? «Gasp ha fatto sempre molto bene nella sua carriera, anche in situazioni di emergenza. I risultati ottenuti in questi anni parlano da soli in suo favore. Gasperini è un allenatore bravissimo e ha fatto un grandissimo lavoro trovando alle sue spalle un club, che l’ha sempre supportato permettendogli di poter operare in un certo modo. Per un tecnico è fondamentale avere una società che ti appoggia e ti sostiene per lavorare al meglio».
