Rebic, la bestia nera non graffia ma Baschirotto si
Giampaolo inserisce Rebic, la bestia nera della Juventus, all'intervallo: fuori Krstovic. Fuori anche Gallo per Sala e dopo pochi minuti anche Pierotti per N'Dri, il numero 10 degli ospiti. La Juve è comunque padrona del campo e non rischia nulla, anzi sfiora ripetutamente il 3-0, l'occasione più pericolosa con Vlahovic ancora assistman per Koop che non arriva di un soffio sul pallone a porta vuota. Il numero 8 però accusa un problema, forse dovuto a un colpo subito, e Tudor cambia: al 67' dentro Kolo Muani, Weah e Cambiaso per Vlahovic, McKennie e l'olandese, poi l'ultimo quarto d'ora si vede in campo anche Conceicao, al posto di un Nico Gonzalez generoso quanto impreciso.
Il Lecce ha una occasione per riaprirla clamorosamente, a sei minuti dalla fine, Thuram sciagurato regala palla al limite dell'area a Sala, assist a Rebic, provvidenziale per la Juventus l'uscita a valanga di Di Gregorio che chiude lo specchio al croato. Sembra chiusa ma invece si riapre tutto nel finale, punizione di Helgason e capocciata di Baschirotto che svetta su Kelly e insacca a fil di palo il 2-1 che infiamma i minuti di recupero, con N'Dri che viene bloccato da Kelly al limite dell'area: l'ivoriano chiede una punizione che non arriva, Zufferli fischia la fine un minuto dopo sull'assalto giallorosso e lo Stadium può festeggiare.
