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BERGAMO - La cifra non è ancora definitiva, il calcolo del market pool, ovvero la declinazione Uefa del sistema nazionale di ridistribuzione dei diritti televisivi, viene fatto solo al termine della competizione, ma per l'Atalanta è già tempo di bilanci: le due partecipazioni consecutive alla Champions hanno fruttato complessivamente qualcosa come 116 milioni di euro. Si tratta di un dato sensazionale, la squadra di Gasperini non aveva mai preso parte al torneo più importante d'Europa eppure de Roon e compagni sono arrivati una volta ai quarti (eliminazione ad opera del Paris Saint Germain nei minuti di recupero) e una volta agli ottavi (fuori con il Real Madrid).
Bilancio in positivo nonostante i tanti acquisti
I bergamaschi hanno dei bilanci molto solidi e in positivo, nonostante una campagna acquisti che ha portato a Bergamo giocatori di assoluto livello come Zapata, Muriel, Malinovskyi, Romero e Miranchuk (solo per citarne alcuni), il modello dei nerazzurri continua ad essere estremamente sostenibile. Da un lato ci sono i diritti televisivi italiani, dall'altro la grande capacità di fare plusvalenze con giocatori del vivaio (Kulusevskyi, Barrow e Diallo hanno portato nelle casse oltre 100 milioni, bonus compresi) e in aggiunta una doppia avventura nel torneo più prestigioso con una serie di risultati di tutto rispetto. Nell'edizione 2019/20 la società nerazzurra ha incassato complessivamente 65 milioni, l'ultimo atto andato in scena la scorsa settimana con il 3-1 subito in casa del Real ha fermato gli incassi di questa stagione a 51 milioni: 15,25 la quota d'accesso ai gironi, 5,55 per il "ranking storico", 9,9 per gli 11 punti fatti nel girone, 700mila euro per la redistribuzione del residuo pareggi e 9,5 per l'accesso agli ottavi di finale [...]