Atalanta, adesso c'è l'altra Europa da conquistare

Atalanta, adesso c'è l'altra Europa da conquistare© ANSA

Prima di affrontare l’Atalanta, il Villarreal aveva vinto soltanto una delle ultime otto partite giocate nella Liga, tant’è vero che attualmente occupa la tredicesima posizione, con 23 punti in meno rispetto al Real capolista. Ma in Europa, il Sottomarino Giallo si trasforma: non casualmente ha vinto l’ultima Europa League (la quarta in carriera dell’eccellente Unai Emery), facendo pure dannare il Chelsea campione nella finale della Supercoppa Uefa. Ora, gli spagnoli sono entrati con merito nel novero delle sedici migliori squadre della Champions. Ieri sera, la Dea era condannata a vincere: schiacciata da un eccesso di pressione, ha imprevedibilmente sbagliato l’approccio alla partita. Tant’è vero che Danjuma l’ha castigata dopo 121 secondi, poi è arrivato il raddoppio di Capoue, prima del tris, ancora dello scatenato Danjuma. Nel finale, la reazione rabbiosa dei bergamaschi ha partorito i gol di Malinovskyi e Zapata, il palo di Muriel, l’occasione di Toloi, ma era troppo tardi e il cuore non è bastato. Alla terza partecipazione consecutiva al massimo torneo continentale, la squadra di Gasperini ha ceduto nell’ultimo atto di un girone che l’ha vista subire troppi gol (13 in 6 partite) e, ciononostante, rimanere in corsa sino alla fine. Peccato davvero, sebbene la fatidica esperienza internazionale si maturi anche patendo eliminazioni amare come questa.

Ai nerazzurri, però, è vietato lasciarsi andare: quarti in classifica a quattro punti dal Milan capolista, sono più che mai in corsa nella lotta scudetto; lunedì conosceranno il nome dell’avversaria da affrontare il 17 e il 24 febbraio in Europa League; in Coppa Italia, della quale è stata finalista per due volte nell’arco delle ultime tre edizioni, l’Atalanta entrerà in scena il 12 gennaio negli ottavi. Come dire che la Dea della corsa non deve fermarsi, anche in campo internazionale. L’ultima squadra italiana a vincere la seconda competizione continentale, che all’epoca si chiamava Coppa Uefa, era stato il Parma di Alberto Malesani, addirittura nel ‘99: sarebbe ora di rompere il tabù e l’Atalanta, al pari di Napoli e Lazio, ha il dovere di provarci nonché la forza per rialzarsi subito. La delusione provata al cospetto del Villarreal è urticante. Tuttavia, non può inficiare il giudizio sul cammino europeo di un club che in due anni è passato dalla posizione n.97 alla n.25 nel ranking Uefa, dove la Juve è ottava, la Roma dodicesima, l’Inter ventitreesima, il Napoli ventiquattresimo, la Lazio ventinovesima e il Milan quarantesimo. E la volontà dell’Atalanta di rafforzarsi sul mercato di gennaio, la dice lunga su che cosa intenda fare nel 2022.

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