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BERGAMO - Prima delle considerazioni tattiche, un paio di numeri per rendere bene l'idea di quanto bene stia facendo l'attacco nerazzurro. Nell'anno solare 2021, considerando anche quello del recupero di Udine dello scorso 20 gennaio, l'Atalanta ha segnato 99 gol nelle 42 partite di campionato disputate (media di 2,36) ed è la miglior squadra italiana davanti all'Inter (96 in 41 gare, media di 2,34). Nella Serie A 2021/22, ovvero quella in corso, le gerarchie sono invertite con l'Inter in testa alla classifica delle reti segnate (40 in 17 partite) proprio davanti alla Dea che si ferma a 37. La squadra di Gasperini, come noto, ha un po' di abbondanza nel ruolo di fantasista mancino che ama partire da destra mentre ha soluzioni spesso adattate per la fascia opposta, ovvero quella mancina. Ilicic, Malinovskyi e Miranhcuk sono tutti giocatori con il piede forte che è il sinistro, partono da destra e si accentrano mentre sull'altra corsia perdono tantissima efficacia e pericolosità. Per schierare il tridente con Zapata al centro, Gasperini a sinistra deve adattare Pasalic, Pessina o Muriel (come fatto nelle ultime partite) e cercare quei gol che in questo momento, causa infortunio, non possono essere garantiti ad esempio da Gosens . Le voci che vorrebbero Muriel sul piede di partenza, sono difficili da incastrare e ora che il colombiano ha recuperato dall’infortunio muscolare di inizio anno, avrà più spazio. Gasperini in passato lo ha spesso sfruttato da “spaccapartite” nella ripresa e i risultati sono stati eccellenti. E forse sarà proprio questa, l'arma in più dell'Atalanta nella lotta scudetto.