De Ketelaere e la rinascita all'Atalanta: cancellata l'etichetta di flop

L’ex milanista a Bergamo sta ritrovando se stesso e la forma migliore e il club nerazzurro è sempre più convinto di riscattarlo per 22 milioni

Chiamatelo pure effetto Gasp. L’allenatore nerazzurro ormai è meglio di una cura rivitalizzante, quasi taumaturgica per come, spesso e volentieri, aiuta i giovani talenti a decollare. Svolte di carriere il cui elenco è bello nutrito dalle parti di Zingonia. L’ultimo caso eccellente di rinascita targata Gasperini si chiama Charles De Ketelaere. Il belga era arrivato a Bergamo con la fastidiosa etichetta del bidone dopo l’annata fallimentare vissuta col Milan.

Per CDK l’anno scorso numeri da incubo: in 40 presenze stagionali 0 gol segnati e appena un assist al debutto da titolare in Milan-Bologna. Un flop clamoroso in relazione ai 35 milioni spesi dal duo Maldini-Massara. Tra l’altro il suo rendimento deludente è stato tra i fattori che hanno indotto Cardinale a sollevarli dall’incarico lo scorso giugno. Adesso però le cose sono cambiate radicalmente.

De Ketelaere e la rinascita all'Atalanta

In nerazzurro Charles è tornato a brillare e segnare: già 6 gol in 21 apparizioni stagionali, lasciando il segno in tutte le competizioni. Mercoledì sera in Coppa Italia è stato autentico mattatore del 3-0 sul Sassuolo con una doppietta e il passaggio vincente per Miranchuk. Acuti che si sommano ai 2 realizzati in Europa League in 4 gare disputate. In campionato invece ha vestito più i panni dell’uomo-assist (4 volte) che del goleador (2 reti), risultando sempre prezioso. Oltretutto giocando in più ruoli: Gasperini, infatti, l’ha praticamente schierato in tutte le posizioni possibili del reparto d’attacco. Seconda punta, falso nueve, largo a destra e pure esterno mancino del tridente nel secondo tempo contro il Milan (con tanto di assist per il momentaneo 2-1 di Lookman): il classe 2001 ha risposto sempre presente con buone prestazioni.

Una duttilità preziosa che sommata ai progressi fatti stanno convincendo l’Atalanta della bontà dell’operazione conclusa nel mese di agosto. De Ketelaere resta un talento che (forse) andava solo aspettato e capito. La sensazione è che al Milan spesso e volentieri abbia giocato in un ruolo non suo, quello del trequartista. Non a caso nella Dea è stato impiegato dappertutto tranne in quella posizione. Dovesse continuare così, la famiglia Percassi eserciterà il diritto di riscatto fissato a 22 milioni. Per la gioia di tutti: in primis di CDK che in nerazzurro ha trovato l’ambiente giusto per esprimersi al meglio e sogna settimana prossima di prendersi una rivincita a San Siro, eliminando dalla Coppa Italia la sua ex squadra. Ma anche del Diavolo che incasserebbe denari importanti per finanziare il mercato estivo, oltre che della stessa Atalanta convinta che De Keteleare in futuro possa diventare un giocatore da 40-50 milioni. Da oggetto misterioso a futura plusvalenza milionaria il passo per CDK potrebbe essere breve.

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