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"I numeri raccontano la verità, ma la partita con la Lazio dice che la squadra ha fatto una prestazione importante contro una squadra forte". È l'amaro commento di Gian Piero Gasperini, intervenuto al termine della gara interna contro la Lazio, che ha visto l'Atalanta rimediare la terza sconfitta consecutiva dopo quelle contro Inter e Fiorentina. Al Gewiss Stadium, i biancocelesti si impongono con il finale di 1-0 firmato Isaksen. Un risultato che esponde ora la Dea a rischio sorpasso, con il Bologna che potrebbe accomodarsi al terzo posto qualora battesse il Napoli nell'incontro in programma lunedì 7 al Dall'Ara. La formazione di Italiano sarà inoltre il prossimo avversario di Retegui e compagni: gara prevista per domenica 13 aprile a Bergamo.
Gasperini: "Spirito giusto, ora le ultime sette"
Queste le parole di Gasperini: "I giudizi sono figli di un risultato che è andato in modo contrario alla partita - ha dichiarato ai microfoni Dazn - . Abbiamo 7 partite da giocare. Giocheremo con questo stesso spirito, intensità e voglia di fare risultato. Bisogna poi accettare momenti come questo per trarre la forza necessaria a reagire. Non credo che partite giocate come questa di oggi possano finire con una sconfitta". Il tecnico ha poi risposto sul doppio cambio Retegui-Lookman, giocatore più sostituito nella stagione dell'Atalanta, che ha lasciato il campo in seguito a una incomprensione fra Ederson, Lookman e il quarto uomo."È stato chiaramente un errore di comunicazione. Doveva uscire soltanto Retegui, con Maldini al suo posto. Purtroppo c'è stata un'incomprensione tra Lookman e la panchina che ci ha fatto perdere un cambio preziosoDa diverse partite facciamo fatica a realizzare. Se capita come a Firenze e come oggi con la prima azione dell'avversario di questo tipo, vai a compromettere una gara. Perdere oggi fai fatica ad accettarlo. Ma è il calcio è anche questo. Rinnovo? È una domanda fuori luogo dopo una partita come questa. Abbiamo 7 partite e questa è la cosa più importante. Ovvero fare risultati consoni con la prestazione della squadra. Il resto è la cosa meno importante", ha concluso il tecnico.