È stato un rientro a metà quello di Ademola Lookman nel mondo Atalanta. Il numero 11 nerazzurro è stato impegnato con la Nigeria nelle due gare di qualificazione ai mondiali contro Ruanda e Sudafrica, la seconda partita si è giocata a Bloemfontein (8.500 km da Bergamo) martedì in serata e la tabella di marcia, dopo un volo di 16 ore con scalo a Londra, avrebbe dovuto riportare il giocatore a Bergamo nella giornata di giovedì: un po' di riposo in città e poi Lookman avrebbe dovuto allenarsi a Zingonia insieme ai compagni da venerdì pomeriggio. La società ha fatto sapere che il giocatore ha però perso una coincidenza ed è arrivato a Linate ieri mattina alle 10, da lì un rapido passaggio a casa e poi via al Centro Bortolotti dove si è presentato in orario per il pranzo con i compagni di squadra. Visto il ritardo nel rientro, Lookman ha chiesto di lavorare individualmente e, dopo aver parlato anche con Juric, gli è stato concesso. Già altre volte è successo di avere dei ritardi e che giocatori di rientro dalle nazionali avessero a disposizione una seduta di lavoro specifica per recuperare al meglio, di certo l'estate di Lookman è stata parecchio turbolenta e per il lavoro in gruppo si dovrà attendere la seduta di oggi pomeriggio, dopo la conferenza stampa del tecnico croato.
Già disponibile per il Lecce?
La domanda che circola tra i tifosi è molto semplice: la convocazione, già per il Lecce, è possibile? Ogni valutazione sarà fatta nelle prossime ore, di certo il problema fisico che lo ha condizionato ad inizio ritiro è superato ma parliamo di un elemento che, per quanto importante e di valore, non si è praticamente mai allenato insieme ai compagni agli ordini di Juric. I convocati per la gara contro i salentini sono attesi per questa sera, in settimana inizierà anche la Champions League con la trasferta di Parigi e successivamente c'è Torino-Atalanta: il rientro del numero 11 nigeriano è uno dei temi più importanti dei prossimi giorni, la chiusura di un cerchio sostanzialmente folle che ha caratterizzato gli ultimi 2 mesi dei nerazzurri. Considerando tutto quello che è successo, da sottolineare la gestione portata avanti dalla società orobica che ha dimostrato grande compattezza e capacità di tenere la barra dritta in mezzo ad una tempesta che l'Atalanta si è trovata a dover gestire senza colpe.
La formazione anti-Lecce
I capricci di mercato, le assenze ingiustificate e pressioni continue da parte di chi, ogni giorno, lo vedeva o voleva altrove sono state rimbalzate con forza dalla dirigenza orobica, l'amministratore delegato Luca Percassi ha più volte ribadito che il giocatore non era incedibile ma modi, tempi, valore del cartellino e scelta della società cui eventualmente cedere il ragazzo erano solo e soltanto nella mani dell’Atalanta. E così è stato. Tornando al Lecce, prossimo avversario dei bergamaschi in campionato, importante sottolineare le assenze con cui dovrà fare i conti Juric. La rosa è profonda e le soluzioni ci sono ma giocare senza tre elementi del calibro di Kolasinac in difesa, Ederson in mezzo al campo e Scamacca davanti fa tutta la differenza del mondo: parliamo di 3 titolarissimi della squadra nerazzurra, top player che sono anche leader del gruppo e che rientreranno gradualmente nelle prossime settimane. Per Scamacca, la cui infiammazione al ginocchio migliora ma non è ancora del tutto superata, l’obiettivo è Parigi, mentre Ederson (fine mese) e Kolasinac (metà o fine ottobre) dovranno pazientare ancora un po’ prima di poter tornare a dare il loro contributo alla causa orobica.
