Bologna, e ora? Senza Zirkzee l'inamovibile, le opzioni di Motta

Finora imprescindibile, l'assenza per infortunio del centravanti costringerà il tecnico a inventarsi soluzioni per continuare la corsa Champions
Bologna, e ora? Senza Zirkzee l'inamovibile, le opzioni di Motta© LaPresse

BOLOGNA - Tra le qualità taumaturgiche di Thiago Motta non c'è ancora quella di fare le risonanze a mani nude. Dopo la partita di sabato con l'Inter aveva in qualche modo minimizzato le condizioni di Joshua Zirkzee, forse per esorcizzarle. Invece gli esami di ieri mattina hanno prodotto un referto poco confortante per l'attaccante olandese: "lesione di primo grado del bicipite femorale sinistro, con tempi di recupero previsti di 3-4 settimane". Durante il saluto alla curva, riconoscente nonostante la sconfitta, Zirkzee zoppicava in modo palese, appoggiandosi anche alla spalla di qualcuno. A differenza di Bergamo dove uscì acciaccato nel finale, stavolta il recupero non sarà nè immediato nè tanto meno indolore, per lui e per la squadra.

Zirkzee, l'importanza nel Bologna

Definire Zirkzee inamovibile finora è il selfie della sua fantasmagorica stagione: 27 presenze da titolare, una da subentrante a Lecce e la sola gara di Cagliari saltata causa squalifica. Come dire che Thiago prende il suo nome e gliene mette altri dieci attorno. Joshua lo ha ripagato con un'esplosione fragorosa: 10 reti e 4 assist inanellati in una collana sempre più preziosa. Con l'Inter non è riuscito a segnare, malgrado una palla buona l'abbia avuta nel secondo tempo: poteva essere un assist illuminante per Odgaard, e invece è uscito un tiro di potenza e mira rivedibili. Sicuramente non stava già bene, poichè un minuto dopo è stato avvicendato da Santiago Castro, all'esordio assoluto in Italia.

Bologna, le alternative a Zirkzee

Se a Lecce Thiago scelse l'impresentabile Van Hooijdonk, poi fortunatamente ceduto al Norwich, venerdì a Empoli ci saranno due opzioni razionalmente percorribili, entrambe migliori rispetto al pennellone che non garantiva un backup di qualità accettabile. Il fatto è che Van Hooijdonk era l'unica altra punta centrale disponibile. Oggi invece il Bologna può godere dei due acquisti del mercato invernale: il danese Jens Odgaard e appunto l'argentino Castro. Per quest'ultimo l'arrivo è stato un parto difficile, maturato dopo il Preolimpico in cui ha centrato Parigi 2024 con l'Albiceleste allenata da Mascherano. Odgaard nei primi 31' di impiego in due partite ha segnato due gol. Sabato ha giocato a sorpresa sulla fascia destra, con compiti precipuamente di primo guastatore della manovra nerazzurra. Ma è chiaro che la sua vocazione è quella del centravanti. Ruolo che si attaglia come un abito da notte degli Oscar a Castro. Uno dei due, quindi. Zirkzee salterà l'Empoli, poi la Salernitana e probabilmente il Frosinone, oltre alla tanto attesa convocazione in Nazionale. Si rifarà in futuro, non ci sono dubbi.

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