Pavoletti, re dell’impossibile. A Cagliari è Pavoloso: entra, segna, vince

Così hanno ribattezzato i tifosi rossoblù l’uomo promozione che ora può diventare l’uomo salvezza. Sardegna innamorata del bomber specializzato nei gol segnati da subentrato e nei minuti di recupero. E lui e la sua famiglia ricambiano
Pavoletti, re dell’impossibile. A Cagliari è Pavoloso: entra, segna, vince© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Ormai in Sardegna per tutti è diventato l’emblema vivente della Provvidenza. Almeno in salsa calcistica. L’uomo del destino per il Cagliari ha la barba lunga e il sorriso raggiante di Leonardo Pavoletti, che a quasi 35 anni (li compirà il 26 novembre) non vuole smettere di stupire e di essere decisivo. Pur partendo (quasi) sempre dalla panchina. D’altronde per lui Claudio Ranieri ha ritagliato un ruolo da novello Josè Altafini versione Juventus. In tre parole: entro, segno e vinco. Scenario che si sta ripetendo, inesorabile, ogni volta che il Casteddu finisce in grande difficoltà. È stato così la notte dell’11 giugno, quando i sardi non riuscivano a trovare il gol-vittoria contro il Bari nel ritorno della finale playoff per andare in Serie A. Al minuto numero 89 Claudio Ranieri si gioca la carta Pavoletti in una sorta di mossa della disperazione: tempo 300 secondi e arriva la rete del centravanti livornese, che spedisce i rossoblù nella massima serie. L’uomo giusto al posto giusto, verrebbe da dire. E ora ‘Pavoloso’, come l’hanno ribattezzato affettuosamente i tifosi, ci ha preso gusto.

Pavoletti e la doppietta nel recupero

Domenica pomeriggio il Cagliari era sull’orlo del baratro: ultimo in classifica, ancora a secco di successi e soprattutto sotto 3-0 in casa contro il Frosinone. In pratica uno scenario apocalittico per il club cagliaritano, risollevato ancora una volta dal suo capitano, entrato in campo a inizio ripresa. Il numero 30 dei sardi scuote e prende per mano i compagni, trascinandoli alla rimonta. E non è affatto un caso che sia proprio Leo a segnare, a tempo scaduto, la doppietta decisiva per il clamoroso 4-3 finale. Due acuti arrivati tra il 93’ e 96’ per spingere il Cagliari alla prima vittoria della stagione che significa pure abbandono dell’ultimo posto in classifica. Una svolta in soli 160 secondi che può cambiare il volto dell’intera annata. La specialità della casa per l’ex Genoa e Napoli che in Sardegna ha trovato - come se fosse una sorta di Peter Pan del gol - la sua Isola che non c’è. D’altronde la moglie Elisa nelle ultime sessioni di mercato era stata chiara: «Guai a te se ce ne andiamo». Lei e i bimbi Giorgino e Brando, infatti, sono letteralmente innamorati della Sardegna, dove sono arrivati assieme a Leo nell’estate 2017. Sei anni per mettere radici e non volerla più lasciare.

E così Pavoletti ha declinato diverse avance di mercato. Il prossimo 30 giugno, infatti, scadrà il suo contratto, ma ormai col presidente Giulini bastano una cena e una stretta di mano per proseguire insieme. E visto il peso specifico in campo e nello spogliatoio c’è da giurarci che in primavera possa arrivare l’accordo per andare avanti ancora un anno. D’altronde lo stesso attaccante non ha mai nascosto l’obiettivo di chiudere la carriera in rossoblù. Prima però c’è una salvezza da conquistare. Missione diventata possibile grazie allo ‘Sparviero’ Pavoletti. Uno che è abituato a impallinare i portieri avversari e a essere micidiale in tutte le categorie. Leo, infatti, è tra i pochissimi calciatori ad aver segnato in tutte le categorie dalla A alla Serie D. Chiamatelo effetto ‘Pavoloso’: quando c’è, lascia sempre il segno.

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