Fiorentina, Montella: "Fatemi mangiare il panettone, poi penso al mercato"

L'allenatore: "Sono il capro espiatorio e mi sta gasando, forse così rendo anche di più. Benassi può giocare contro la Roma, Badelj non sta bene. Kalinic? A Firenze sono poco graditi i cavalli di ritorno, è un fatto che sto pagando anche io"
Fiorentina, Montella: "Fatemi mangiare il panettone, poi penso al mercato"© www.imagephotoagency.it

FIRENZE - Il futuro di Vincenzo Montella passa dalla sfida del Franchi di domani contro la Roma, sempre se non sia già  irrimediabilmente compromesso. L'allenatore della Fiorentina, in ogni caso, chiuederà il 2019 affrontando la squadra con cui divenne grande da giocatore: "Con l'Inter i ragazzi hanno dato una risposta importante. Ci sono stati tanti tanti segnali positivi. Chiesa ha preso una botta alla caviglia nei primissimi minuti contro l'Inter. Aveva un buco sul collo del piede, un'ematoma. Ha preso un antinfiammatorio per continuare a giocare. Non ha chiesto il cambio, come fatto da Castrovilli che non cambiava passo e mi ha chiesto di uscire, Federico voleva restare in campo ma non stava bene e l'ho levato. Ieri ha fatto una risonanza e oggi lo valuteremo. Ieri non si è allenato. Vediamo come sta. I fischi erano nei miei confronti, non per lui". La Fiorentina non ottiene i tre punti a tantissimo tempo: "La vittoria mi manca soprattutto per la classifica anche se il morale si è risollevato dopo l'Inter. Sappiamo che affrontiamo un avversario di grande livello e di grandi alternative. E' una squadra che ha la seconda difesa del campionato ma noi contro le grandi squadre ce la giochiamo alla pari, lo abbiamo dimostrato. Un episodio contro la Lazio ha cambiato la nostra stagione. Sono speranzoso perché penso che la squadra farà una grande gara".

Domani non sarà una partita normale per Montella: "Una parte del mio cuore è a Roma. Mi ha dato tante gioie e tanti dolori sia in campo che da allenatore. Ci manca una vittoria in campionato, magari arriva domani e magari senza meritarmela troppo. Fonseca ha grandi idee e si è subito adattato al calcio italiano. Predilige il possesso palla anche se rischia qualcosina. Florenzi? Speriamo di mangiare il panettone prima di pensare al mercato. Non mi interessa il mercato ad oggi. Sono concentrato solo sul campo e non ho altre possibilità. Se mi sento più tranquillo dopo l'Inter? Non lo so. So che sono uno dei responsabili o il vero responsabile del rendimento, sono il capro espiatorio e mi sta gasando e forse così rendo anche di più. Ci sono stati episodi dove siamo stati penalizzati e pochi dove siamo stati avvantaggiati. Domenica è stato fischiato un mezzo fallo su Eysseric mentre contro la Lazio un episodio simile ha segnato il nostro campionato". Montella parla poi dei singoli: "Badelj da qualche settimana non sta molto bene fisicamente. Ha sempre dato la disponibilità per scendere in campo. Si è allenato, lo sto valutando come sto valutando la possibilità di far giocare Benassi. Boateng è un giocatore che ha presenza, sa mandare dentro i compagni, non attacca da punta la porta, anche se glielo chiedo. E' un giocatore di spessore che ci può dare una mano. Può fare la seconda punta come domenica e penso che sia quella la sua posizione. Non può più fare il centrocampista. Zurkowski si sta allenando a fasi alterne per un colpo. Ha grande volontà. A Verona giocò Cristoforo perché avevo bisogno di maggiori geometrie, lui è più dinamico e fisico. Deve migliorare a livello tecnico-tattico".

"Pedro? Non devo decidere io, si deve abituare al ritmo"

L'esplosione di alcuni giovani sta rendendo la stagione della Viola meno amara: "Per fare dei bilanci bisogna andare a ritroso e capire gli obiettivi. Come patrimonio i calciatori si sono valorizzati nonostante la classifica. Nonostante qualche punto meritato sul campo ci manca. Consapevoli che dovevamo fare meglio nell'ultimo periodo. Abbiamo però dato la Serie A a dei ragazzi che non erano abituati a vederla, come Dragowski e Vlahovic. Abbiamo dato lustro a Castrovilli arrivato anche in Nazionale. Abbiamo dato spazio alla fiorentinità con Ranieri e Venuti. Io credo che qualcosina sia stato fatto. Se avessimo avuto qualche trentenne in più avresti avuto più punti ma meno futuro. Sono convinto che così la società e i tifosi abbiano più futuro e mi dispiacerebbe se questa semina, ne beneficiasse qualcun altro. Pedro? Sinceramente non devo decidere io, lo devo valutare. Ha grandi qualità, si deve abituare al ritmo. Sa giocare con i compagni e vede la porta ma deve migliorare. La Serie A ti mette di fronte a tante difficoltà. C'è bisogno di un periodo di adattamento. Se abbiamo tutti pazienza può diventare un giocatore importante. Vlahovic? Abbiamo vissuto tutti forti emozioni. Credo però che lui sta già pensando al prossimo gol. Ha talmente voglia di emergere che sta pensando al prossimo che a quello che gli è successo". Le assenze hanno pesato: "Abbiamo dei giocatori cardine che sono stati appoggiati ai ragazzi. Se ti mancano, mancano le basi. Se ti manca Pezzella o Ribery, come spessore, cambia molto. Hanno storia, esperienza, personalità: il calcio si gioca anche in questo modo in mezzo al campo". Chiusura su Kalinic, che potrebbe tornare a Firenze nell'affare Florenzi: "Non mi sono spiegato bene: escono tanti nomi ma il mercato non lo faccio io che devo fare altro. Non si è lasciato bene a Firenze e che non sono graditi i ritorni è un altro dato di fatto che sto pagando anche io. Fatemi mangiare tranquillamente il panettone".

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