La Fiorentina vuole le scuse. L’Inter tira dritto: maleducati

Attesa per la sentenza del giudice sportivo. Valeri verso lo stop dopo il mancato rosso a Dimarco
La Fiorentina vuole le scuse. L’Inter tira dritto: maleducati© Claudio Zamagni

La notte non ha portato consiglio. E non ha placato le polemiche. D’altronde la deflagrazione di sabato trae origine da rapporti da tempo tesissimi tra i dirigenti di Fiorentina e Inter. In tal senso non va dimenticato il battibecco in Lega tra Beppe Marotta e Joe Barone che aveva più volte attaccato - ben supportato da Commisso - i nerazzurri sulle difficoltà dell’Inter nel pagare gli stipendi: battibecco chiuso con la minaccia, da parte dell’ad interista, di fare un esposto alla Procura Federale contro le dichiarazione i dirigenti viola. Il precedente del dicembre di un anno fa è utile per capire come sabato al Franchi bastasse una scintilla per provocare un’esplosione, come puntualmente successo. La scintilla, con una bella spruzzata di benzina sopra, è stata l’epilogo della partita con il mancato fischio per il contatto di Dzeko su Milenkovic (ma, va sottolineato come, prima di rivedere le immagini in tv, Italiano abbia duramente redarguito il centrale all’uscita dal campo, in quanto reo di essere andato troppo “morbido” sull’avversario) e, prima ancora, la mancata espulsione di Dimarco sull’azione - rivista al Var - che ha portato al rigore concesso alla Fiorentina. Episodio segnato con il “circoletto” rosso pure dal designatore Rocchi: tanto che Valeri rischia un turno di stop per “riflettere” sull’errore. Il veleno è arrivato dopo il fischio finale quando i dirigenti dell’Inter sono usciti tra gli insulti della tribuna: tensione che è rimasta altissima pure negli spogliatoi, come documentato pure dagli ispettori di Lega e Procura Federale che avrebbero chiesto agli interisti se volessero denunciare i fatti (in tal senso c’è attesa per le sentenze del giudice).

La Fiorentina tira dritto

La Fiorentina, dal canto suo, ha negato in modo sdegnato il fatto che Commisso - come inizialmente trapelato in via ufficiosa - avesse tentato di far irruzione nello spogliatoio avversario. E lo ha fatto con un comunicato redatto a notte fonda: «L’ACF Fiorentina smentisce categoricamente tutte le voci che attribuiscono al presidente Commisso o ad altri dirigenti viola comportamenti violenti avvenuti al termine della gara. Il presidente al fischio finale è semplicemente sceso all’interno degli spogliatoi della Fiorentina per complimentarsi con l’allenatore e i ragazzi per l’ottima prestazione. Il presidente Commisso aspetta le scuse ufficiali da parte dell’Inter e del suo presidente Steven Zhang e di chi ha messo in giro queste notizie false, ristabilendo al più presto la verità».

La versione dell'Inter

Dal club hanno anche precisato che quella porta conduce in una zona comune alle due squadre ed era apribile solo internamente: Commisso dall’esterno avrebbe cercato di richiamare l’attenzione di qualche addetto per farsela aprire e andare nello spogliatoio viola. Le scuse, attese, non arriveranno: all’Inter pure nel day-after è stata sottolineata la grande maleducazione della controparte (neanche troppo velato il riferimento a Barone che qualche parolina l’avrebbe detta alla controparte...) e si è preferito concentrare le energie sulla fondamentale gara in Champions con il Plzen.

Fiorentina-Inter: al peggio non c'è limite

Siccome al peggio non c’è limite, è diventato virale un video che mostra un sostenitore dell’Inter (con la maglia numero 32 di Dimarco) aggredito a fine gara da un ragazzo nel settore di Maratona e successivamente insultato e schiaffeggiato anche da altri (il tutto condito da un bruttissimo “Buttalo di sotto”, ripetuto più volte). Le immagini sono state acquisite dalla Digos di Firenze che ricorrerà anche alle telecamere dello stadio per cercare i responsabili che, se identificati, saranno daspati.

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